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Come usare Digg e Discord per la tua social media strategy

A volte ritornano, anche nel tech & social. Se sei “anziano” abbastanza da ricordare Digg e la content curation – ad esempio – preparati. Il reboot di quello che a inizio anni 2000 era uno dei più popolari aggregatori di notizie è una delle hype di questa estate, tutt’altro che noiosa per tutti coloro che lavorano nel digitale. Sul web, inoltre, è ancora aperto il dibattito sulla rilevanza di Discord nel panorama digitale attuale. Spoiler: la risposta è sì, ma in Italia se ne parla meno. Ecco cosa c’è da sapere.

Digg reboot 2025

Del rilancio di Digg con un’interfaccia e funzionalità al passo coi tempi si parla già da diversi mesi. Giunto al suo apice – nella sua versione originale – nel 2008, il sito di Digg era valutato 175 milioni di dollari, ma circa 10 anni dopo è stato smembrato e venduto a pezzi. Il founder originario Kevin Rose e il co-fondatore di Reddit Alexis Ohanian hanno poi lanciato una community con accesso anticipato e ristretto, dopo l’annuncio iniziale di marzo 2025, quando la coppia aveva rivelato di aver acquistato Digg e di volerlo rilanciare con una nuova veste. Ancora adesso, i curiosi trovano sul web solo la pagina reboot.digg.com.

Noterai il contatore delle visite al centro dello schermo ed un invito a lasciare il proprio indirizzo email per avere accesso al meccanismo ad inviti. Il programma di accesso anticipato si chiama Groundbreakers e costa 5 dollari. Una quota una tantum che dovrebbe servire da un lato a tenere lontani i bot e inoltre – in base alle dichiarazioni ufficiali rilasciate in merito – per una donazione ad un’organizzazione no-profit “che sceglieremo insieme all’interno della community”. Le persone che in questi mesi si sono unite a Groundbreakers hanno avuto accesso ad “aggiornamenti, mockup ed esperimenti” e ad un “posto in prima fila su come Digg viene riprogettato”. Attualmente sono in corso i test definitivi prima del rilascio ufficiale.

An anonymous teenage boy typing text messages on his smartphone while lying on a couch at home.

Digg, le prime indiscrezioni e il test prima del rilascio

La versione reboot di Digg, oggi in fase di alpha test su app progettata per iOS, offre agli utenti un primo sguardo sulle caratteristiche principali di questo potenziale concorrente di Reddit, progettato per l’era dell’AI. Cosa è stato fatto, in questi mesi, per riportare in vita il brand che ha come target una nuova generazione di utenti internet? I founder della versione reboot di Digg ritengono che internet sia sempre più invaso da bot e agenti AI, il che dovrebbe creare una domanda condivisa per community come Digg, in grado di favorire vere connessioni umane.

L’app presenta un design pulito, con una barra di navigazione in basso per spostarsi tra le diverse sezioni: la Home, la ricerca interna all’app, le classifiche dei Leaderboards (gli utenti più attivi con successo) e il singolo profilo utente. Simile a Reddit, Digg 2025 offre una selezione di feed che permettono di visualizzare i contenuti del sito in modi diversi. Troverai feed per visualizzare i contenuti più popolari del sito (Most Dugg), i più recenti, quelli di tendenza (Trending) e i contenuti che stanno “scaldando” (Heating up) la community.

Troppo simile a Reddit?

Anche la nuova app si basa sulle community che segui. A differenza di Reddit, al momento sono disponibili solo una manciata di community a cui è possibile unirsi, tra cui quelle basate su interessi come arte, intrattenimento, sport, finanza, cibo, musica, scienza e tecnologia, oltre all’AMA – Ask Me Anything e alla possibilità di chattare su Digg stesso.

In futuro – è già stato annunciato – verranno aggiunti strumenti AI per velocizzare e semplificare l’uso di Digg, nuove sezioni e nuove communities. Alcuni esperti hanno subito notato che il nuovo Digg sotto certi aspetti è troppo simile a Reddit. C’è dunque curiosità su come Digg in futuro riuscirà ad avere un’identità più riconoscibile rispetto ai competitor. I profili utente di Digg al momento sono caratterizzati da short bio, post, statistiche e traguardi raggiunti. Ogni utente ha inoltre a disposizione il meccanismo di upvote e downvote dei post condivisi nelle singole communities.

Discord e il mondo del gaming

Tra le piattaforme che negli anni hanno saputo perfezionare la propria identità sul web c’è poi Discord. Discord al momento ha più di 200 milioni di utenti attivi su base mensile nel mondo e 614 milioni di utenti iscritti alla piattaforma, in totale. Ciò che caratterizza Discord è che la quasi totalità degli utenti attivi è legata al mondo del gaming. La caratterizzazione in tal senso ha avuto uno slancio più recente durante la pandemia, tra il 2020 e il 2021, per poi proseguire in modo costante fino ad oggi. Discord è molto apprezzato anche dagli appassionati di scienza, entertainment, sport estremi, musica e tecnologia (in particolare sviluppatori software e communities legate all’intelligenza artificiale).

A metà strada tra servizio di messaggistica istantanea e piattaforma social, gli utenti comunicano tra loro con chiamate vocali, videochiamate, messaggi di testo, media e file in chat private o come membri di un server Discord. Questi ultimi sono una raccolta di canali di tipo vocale e/o testuale, elencati in modo semplice ed intuitivo sulla piattaforma. Reso popolare – fin dal lancio avvenuto nel 2015 – da giocatori di eSports e LAN party, compresi gli utenti più popolari su Twitch e su altre communities legate al mondo gaming, Discord negli anni ha attirato l’attenzione di Microsoft anche se l’acquisizione non è poi avvenuta.

Come usare Discord

Se dunque la tua attività di content creator è legata al mondo del gaming o ha come target questa community la presenza su Discord è più che consigliata. Potrai inoltre inserire Discord tra le valide alternative a cui ricorrere – per videocall e altre attività lavorative che richiedono strumenti per comunicare e condividere in tempo reale – in caso di malfunzionamento temporaneo o altri problemi con strumenti come Zoom, Slack, Google Meet, WhatsApp o Microsoft Teams.

Una delle presenze più rilevanti su Discord è data dai maschi della Gen Z, più interessati ai giochi da tavolo che alle news sulle celebrità del momento. Su Discord no ad anonimi messaggi mass market, se sei un brand, invece ad un engaging mirato attraverso – ad esempio – l’hosting di un evento live. Su questa piattaforma, infatti, il senso di community è più intenso e sentito rispetto ad altri social media.

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