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Francesca Albanese: la voce italiana nel dibattito internazionale

Chi è Francesca Albanese, perché tutti parlano di lei da mesi, perché è al centro del dibattito nelle ultime settimane e, soprattutto, perché è importante sentire le sue importantissime parole sulla questione palestinese? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Biografia di Francesca Albanese 

Francesca Albanese, classe 1977 (è nata ad Ariano Irpino), è, nell’ordine, giurista, esperta di diritto internazionale e specializzata in diritti umani e Medio Oriente. Da oltre tre anni (dal 2022) è Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui Territori Palestinesi occupati. Ed è proprio per quest’ultimo ruolo che Francesca Albanese è al centro di un dibattito accesissimo, presente con interviste sui giornali più importanti, nei programmi di informazione e nei podcast più ascoltati/visti (come Tintoria, in cui in oltre 2 ore di interviste, ha potuto esprimere in libertà e senza le interruzioni dei vari talk show il suo pensiero). Importantissimi, specie in questo periodo, vista la guerra israelo-palestinese, i suoi rapporti speciali per l’ONU dal titolo “Anatomia di un Genocidio” e “Dall’economia di occupazione all’economia del genocidio”. Per questi rapporti sulla causa palestinese (usando il termine “Genocidio” per quanto riguarda ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza) Albanese è stata sanzionata dall’amministrazione Trump nel luglio del 2025, in concomitanza, come leggiamo, “con le indagini della Corte penale internazionale su leader israeliani”. Sanzioni, come detto sopra, usate anche per lei, alle quali sono stati bloccati i conti negli Stati Uniti. 

Francesca Albanese e le sue dichiarazioni 

Francesca Albanese, in questi mesi, come detto, è apparsa tante volte in tv e sui giornali a sostenere con fermezza il “genocidio dei palestinesi”. Tutto ciò ha portato il pubblico a dividersi. C’è chi la vuole candidare nel PD, chi l’ha premiata con onorificenze pubbliche, chi si affida alle sue parole (come i giovani, i primi a interessarsi ai suoi rapporti speciali per l’ONU della situazione palestinese), chi pensa che ci sia un’overdose di Albanese e chi condanna alcune sue dichiarazioni. L’ultima polemica? Dopo l’attacco alla sede de La Stampa, la Albanese avrebbe detto “Condanno la violenza, ma che sia da monito ai giornalisti”. Un’uscita infelice per molti, anche per quell’ala politica che la adora. Non sono bastate le scuse e le giustificazioni di Albanese, perché il popolo dei social e una certa stampa l’avevano già condannata. Come le dichiarazioni di Albanese su Liliana Segre. La Relatrice Speciale per le Nazioni Unite aveva detto della Senatrice a Vita Segre che è poco lucida nella questione israelo-palestinese. Insomma: Francesca Albanese è da mesi al centro del dibattito, di un dibattito sempre più acceso, per via dei temi trattati.

I libri di Francesca Albanese

Oltre ai Rapporti Speciali per le Nazioni Unite (che hanno fatto il giro del mondo e che per via di questi rapporti la giurista ha ricevuto le famose sanzioni di cui prima dagli USA), Francesca Albanese ha scritto in questi anni alcuni libri diventati dei bestseller. Tra i più famosi troviamo: Quando il mondo dorme. Storie, parole e ferite dalla Palestina (edito da Rizzoli), J’accuse. Gli attacchi del 7 ottobre, Hamas, il terrorismo, Israele, l’Apartheid in Palestina e la Guerra (Fuoriscena), Boicottare Israele. Azioni concrete per fermare il genocidio in Palestina (L’indipendente), Dall’economia dell’occupazione all’economia del genocidio: Rapporto della Relatrice Speciale ONU per i diritti umani nei territori occupati da Israele (PaperFirst). Questi libri, veri e propri saggi di storia e sociologia contemporanea, aiutano (e non poco) a capire cosa sta accadendo in Medio Oriente, e danno l’idea, con le sue parole, di che cosa il popolo palestinese stia effettivamente vivendo e sopportando da anni.

Un po’ di vita privata di Francesca Albanese

La Relatrice Speciale Onu per i diritti umani non ama parlare della sua vita privata, ma da quel che sappiamo, Francesca Albanese è sposata con Massimiliano Calì, funzionario della Banca Mondiale ed ex consulente per il Ministero dell’Economia Nazionale della Palestina. Albanese e Calì hanno due figli, che proteggono e non mostrano mai.

Alcuni premi vinti da Francesca Albanese

Albanese è impegnatissima, da anni, nel contesto mondiale per via dei suoi mandati con l’ONU, ciò le ha permesso di vincere numerosi premi, di ricevere altrettanti attestati di stima e di godere di una prestigiosa fama in giro per il mondo. Nell’aprile 2023, per esempio, come apprendiamo, ha vinto il Premio Internazionale Stefano Chiarini per il suo lavoro sulla Palestina e sul Medio Oriente. Un anno dopo, invece, è stata scelta come Persona dell’Anno dell’Onu della pubblicazione Passblue. A febbraio di quest’anno, invece, ha ricevuto il Premio Dries van Agt da The Rights Forum. A settembre invece ha ricevuto dal sindaco di Reggio Emilia la Bandiera del Primo Tricolore.

In definitiva, viviamo in un periodo di guerra, di una guerra che dura da più di due anni ormai, e che sta vedendo un popolo decimato e stremato. Le sue parole, le sue dichiarazioni, le sue provocazioni, dicono, sono utili a tenere accesa la luce sui palestinesi, sempre più soli. Si può parlare di Genocidio? Ci sarà mai una fine a questa strage? A questa guerra? Non lo sappiamo. Sappiamo, però, che figure come quella di Francesca Albanese sono utili, servono a capire il mondo, a cosa succede in terre così lontane da noi, trafitte e sole. Francesca Albanese, volente o nolente, è una figura di spicco e una luce potentissima nella questione palestinese. E i suoi rapporti speciali per l’ONU, nonostante abbiano creato malumori e scontenti, sono serviti a far aprire gli occhi al mondo intero su ciò che sta accadendo in Palestina. 

Immagine del profilo foto credit account Instagram @francesca.albanese.unsr.opt

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