Chi è La Niña del Sud e perché tutti parlano di lei, della sua canzone e del suo talento? Scopriamo insieme il fenomeno La Niña del Sud e le ragioni per cui lei sarà tra le nuove voci musicali di cui sentiremo parlare di più in futuro.
La Niña del Sud e un successo fatto di talento e dedizione
Carola Moccia, classe 1991, napoletana, precisamente di San Giorgio a Cremano, è il vero nome de La Niña del Sud, ovvero il fenomeno musicale di cui tutti parlano e che meritate di conoscere perché è un successo fatto di talento, dedizione, passione per la musica, sacrifici, lacrime, sudore e tanta, tanta, tanta gavetta.
Partiamo dalla passione per la musica: Carola coltiva l’amore per la musica fin da quando era bambina ed è proprio da bambina che capisce che vuole vivere di musica, anche grazie al padre musicista. In casa dunque si respira musica, si canta, si suona… E Carola crescendo porta con sé tutto questo. Lo stile della Niñà va dal pop al folk, con importanti influenze mediterranee, passando per la tradizione napoletana. Carola non si limita solo a cantare ma ha una padronanza speciale anche con gli strumenti musicali. Suona, tra gli altri, la cetra e la chitarra. La Niña fa il suo debutto musicale nel 2023 con l’album Vanitas. Due anni dopo esce Furesta.
Lo stile Niña del Sud
Carola Moccia AKA La Niña del Sud ha uno stile particolare pop/folk, e nelle sue canzoni ama raccontare storie, principalmente storie di donne. Quelle donne forti e fragili, che lottano contro le ingiustizie, che resistono contro i soprusi, che rinascono, che sono costrette a fare mille passi in più rispetto agli altri solo perché nate in posti del Sud sperduti e a volte rimasti indietro di cento anni oppure ingabbiate in amori che non sono amori ma violenze. E il suo, quello de La Niña del Sud, è un urlo di speranza, un urlo disperato che varca ogni confine e arriva prepotente al cuore di chi ascolta. Ecco perché Carola è amata, perché è una Artista con la A maiuscola, che fa scuola, che è l’urlo di un popolo e di un Sud che non si arrende. Nella sua musica la Campania riecheggia ed è grande protagonista, sia con il dialetto (anche se il napoletano è una vera e propria lingua) che con i richiami alle tradizioni e a certi habitus mentali. Il suo stile è stato paragonato – e questo è stato un motivo di vanto e di orgoglio per la Niña – a quello di un’altra artista amatissima (ma in tutto il mondo): Rosalia.
Figlia d’a tempesta, il successo nazionale
Di Furesta, il suo secondo album edito, fa parte anche Figlia d’a tempesta, che ha avuto (anzi, sta avendo) un grandissimo successo commerciale. Il brano è esploso ed è diventato virale in tutta Italia, passando per Tik Tok dove è stato utilizzato migliaia di volte. Figlia d’a tempesta è stato definito da molto un inno, un mantra, un vero e proprio manifesto per tutte le donne, perché parla di donne, di libertà, di resistenza, di lotte, di soprusi, di dolore, di tutto ciò che ogni giorno le donne devono affrontare, tra differenze salariali, violenze, abusi, ingiustizie e quant’altro. Il tutto, però, come leggiamo sul web: “senza cadere nel vittimismo. Perché è una canzone che vuole essere un grido di rivolta e un invito all’azione, un modo per tutte le donne di riconoscersi e di sentirsi parte di una comunità che combatte”.
I tour de La Niña
La Niña del Sud sarà dal 12 luglio al 20 settembre in tour con il “Furesta Tour” e canterà a Napoli, Benevento e Genova. Giovedì 14 agosto, invece, sarà in concerto al Locus 2025 a Locorotondo con altri artisti del calibro di MACE, Joan Thiele e Acid Arab. Dal 6 novembre al 19 dicembre, invece, partirà per il Furesta Europa Tour che toccherà le seguenti città: Firenze, Milano, Bologna, Napoli, Padova, Venaria Reale e Molfetta. Insomma: un gran traguardo per Carola Moccia in arte La Niña, perché sta facendo conoscere il suo talento a tutta Italia e oltre. Lei è figlia della tempesta e dopo la tempesta, si sa, esce di nuovo il sole. E questo sole, La Niña, se lo sta godendo tutto.
Immagine del profilo foto credit account Instagram @laninadelsud