Tra i format contemporanei per la divulgazione e l’intrattenimento, il podcast è tra quelli che hanno riscosso maggiore successo, nel mondo e in Italia, negli ultimi anni. Dai circa 7 milioni di ascoltatori mensili del 2019, si è infatti passati, nel nostro Paese, agli oltre 13 milioni del 2023. Il podcast rappresenta un’alternativa più lenta e ragionata – ma spesso molto più interessante – rispetto alla fruizione iper-veloce di contenuti leggeri, come quelli presenti su Instagram e TikTok. Comicità, economia, attualità, mondo tech, crescita personale, lezioni di lingue straniere: questi ed altri sono tra gli argomenti più in voga sulle principali piattaforme, come Spotify, Apple, Google e Amazon, giusto per elencarne alcune. Vuoi diventare un podcaster? Avrai indubbiamente delle spese da sostenere. Tuttavia, ci sono delle voci sulle quali è possibile risparmiare. Ecco cosa c’è da sapere.

Piattaforme gratuite podcast
Una delle piattaforme più complete e apprezzate per la pubblicazione e la distribuzione di podcast è Spreaker. Potrai fare tutto qui, inclusa la monetizzazione con le pubblicità. La piattaforma offre diverse soluzioni, sia gratuite che a pagamento. Con Spreaker crei e carichi file audio. Potrai farlo direttamente online o attraverso il programma da scaricare sul computer. Avrai una pagina personale con le tue pubblicazioni e un lettore che potrai condividere sui tuoi canali social o embeddare nei post, se hai un blog o un sito web.
In questo caso l’unico piano gratuito è il Free Speech. Potrai gestire un solo podcast – mentre i piani a pagamento consentono di pubblicare tutti i podcast che vuoi – ma con episodi illimitati. Potrai trasmettere dal vivo e caricare gli episodi su iHeartRadio, Spotify e Apple Podcasts. Se sei un appassionato di musica indipendente, conoscerai già SoundCloud. La buona notizia è che su questa piattaforma, con un account gratuito, potrai pubblicare non solo brani musicali, ma anche altri file audio, come i podcast. Grazie a SoundCloud potrai puntare su un profilo internazionale, su una distribuzione avanzata e rivolta ad una audience ampia e appassionata. SoundCloud è tra le piattaforme più indicate per registrare podcast in inglese.
Se infine vuoi partire con un progetto basic, iniziando con puntate brevi per poi decidere se passare a un livello avanzato con episodi più strutturati, potrai sfruttare Telegram. Ti sarà sufficiente, di volta in volta, caricare il file audio e promuovere il tuo canale. Chi si iscriverà al tuo canale potrà ascoltare i singoli file, seguire gli aggiornamenti e creare un archivio – sempre su Telegram – con tutti i tuoi contenuti.
Quanto costa fare un podcast
Se sei agli inizi, per registrare le puntate, basterà anche il registratore integrato sullo smartphone. Se invece vuoi fare sul serio fin da subito, realizzando un podcast professionale non solo nei contenuti ma anche sotto l’aspetto tecnico, sarà necessario un investimento iniziale in attrezzatura di buona qualità. Gli strumenti essenziali sono: il microfono, con connessione Usb o Xlr; un paio di cuffie; un eventuale mixer o stazione di registrazione, per regolazioni in tempo reale e per gestire anche più sorgenti audio contemporaneamente; accessori aggiuntivi come bracci, pannelli fonoassorbenti, più una webcam e luci se intendi registrare il video o trasmettere in diretta su piattaforme come YouTube o Twitch. Per quanto riguarda il software per elaborare l’audio, infine, la soluzione gratuita e multipiattaforma più diffusa è Audacity, mentre se sei un utente Apple potrai sfruttare le funzionalità di GarageBand o Adobe Audition.
Quanto si può guadagnare con un podcast
Quanto si può guadagnare con un podcast dipende da diversi fattori. I più importanti sono il numero di ascoltatori, la nicchia di mercato e il tipo di contenuti. Secondo uno studio di Voxnest, condotto negli USA, un podcaster con una trasmissione sportiva molto seguita può arrivare a guadagnare fino a 1.500 dollari al mese. Invece, il guadagno per i podcast che trattano di cultura, politica e intrattenimento/comicità la media è di 800-1.000 dollari al mese. La domanda sorge poi spontanea: come monetizzare?
Gli strumenti non mancano e vanno dalle sponsorizzazioni – per un singolo episodio o per l’intera stagione – pubblicità e vendita di prodotti/servizi correlati all’argomento della trasmissione. Se preferisci raccogliere in anticipo i fondi per realizzare la tua trasmissione, puoi ricorrere al crowdfunding. La multicanalità, in molti casi, è un punto a favore. Se hai già un blog o un sito internet ben strutturato, un canale YouTube e altri profili social ben gestiti, avrai più possibilità di guadagnare anche attraverso il podcast.
La monetizzazione diretta
Se sei interessato esclusivamente alla monetizzazione diretta per lo strumento podcast, in Italia questo servizio è offerto da Spreaker. Consente di ricevere un compenso basato sugli ascolti ottenuti dagli spot pubblicitari inseriti dall’hosting all’inizio (pre-roll), a metà (mid-roll) e alla fine (post-roll) della trasmissione. In pratica Spreaker inserisce all’interno delle puntate brevi spot pubblicitari, della durata compresa tra i 15 e i 30 secondi. Ricorda, però, che il guadagno è generato solo dal numero di ascolti delle pubblicità, non dagli episodi. Ciò significa che se l’ascoltatore salta le pubblicità, il tuo guadagno sarà pari a zero. I guadagni sembrano irrisori, considerati singolarmente, ma iniziano a diventare interessanti una volta superati i 10.000 ascolti mensili.

Quanto si guadagna con i podcast su Spotify
Per caricare i podcast su Spotify e monetizzare dovrai necessariamente utilizzare il software ufficiale Anchor, gratuito ed accessibile sia da browser che via app. La monetizzazione per i podcast caricati su Spotify non avviene attraverso gli ascolti. Puoi guadagnare lanciando un podcast a pagamento; ricevendo donazioni dagli ascoltatori; inserendo annunci pubblicitari nei tuoi episodi; leggendo dei brevi testi promozionali suggeriti da Anchor all’interno delle puntate; infine attraverso le sponsorizzazioni.
Usando Anchor potrai selezionare tu stesso il prezzo che intendi far pagare ai tuoi abbonati su base mensile e anche quali episodi includere nell’abbonamento. Per poter guadagnare dagli annunci pubblicitari dovrai invece seguire una lista d’attesa. Ricorda, infine, che dai tuoi profitti Anchor tratterrà l’equivalente di 0,20 dollari ogni volta che incassi dalla piattaforma, cioè dopo aver raggiunto un saldo pari a 10 dollari. Nel caso di podcast con sottoscrizione a pagamento, Anchor tratterrà anche una commissione extra del 5,5% su ogni pagamento elaborato.