Se sei un content creator con una strategia ampia e diversificata, saprai da tempo che uno smartphone di qualità e una app ben recensita per l’editing foto-video, da soli, non sono più sufficienti. Chi desidera fare del proprio talento personale e della propria passione per i social media una professione dovrà munirsi di una vera e propria cassetta degli attrezzi.
Avrai bisogno di dispositivi fisici (laptop, microfoni, cuffie, ecc.) e di software il cui numero dipenderà dai materiali da produrre (contenuti foto/video, newsletter, podcast, presentazioni, documenti commerciali, ecc.). Tra gli strumenti che hanno compiuto il salto di qualità c’è senza dubbio Canva, diventato popolare – all’inizio – come alternativa easy a PowerPoint e Photoshop e oggi tool multitasking estremamente utile per un content creator.

Come funziona Canva AI
Nelle scorse settimane l’azienda ha annunciato l’aggiunta di nuove funzionalità basate su intelligenza artificiale, tra cui un assistente AI, la possibilità di creare app tramite prompt, il supporto per i fogli di calcolo e altri strumenti di editing. Canva AI, più nello specifico, è l’assistente virtuale che può eseguire una serie di attività, dalla creazione di immagini (in base alle istruzioni da te fornite), alle idee di design.
Ad esempio, materiale per i social media o bozze per la stampa. Può persino scrivere testi e creare documenti. E, sfruttando il nuovo Canva Code, all’assistente potrai anche chiedere di creare delle mini-app, come mappe interattive o calcolatrici personalizzate, con la possibilità di integrarle in altri strumenti (come un sito web ufficiale o una newsletter). Canva ha inoltre aggiunto nuove funzionalità AI al suo photo editor, per renderlo più competitivo rispetto a Photoshop.
Ecco i Canva Sheets, i fogli di calcolo pensati per il visual
Se i fogli di calcolo fanno parte del tuo lavoro quotidiano – ad esempio per piani e calendari editoriali – sono da poco arrivati anche i nuovi Canva Sheets, le cui funzionalità vengono presentate sotto forma di Magic Charts, Magic Insights e Magic Formulas, grazie alla combinazione di dati, design ed AI. Con Canva Sheets, scrive l’azienda nel blog post ufficiale dedicato all’argomento, “stiamo rendendo i dati complessi più accessibili, coinvolgenti e utilizzabili. Ora, i team possono trasformare i dati presenti nei Fogli in contenuti allineati al brand – come post social, email o report – in pochi clic. È una rielaborazione potente e visivamente prioritaria del foglio di calcolo, pensata per lo storytelling, la velocità e la scalabilità”.
E ancora: “Canva Sheets reinventa il foglio di calcolo, combinando la struttura degli strumenti dati tradizionali con il nostro approccio orientato al design per l’era dell’AI. È semplice da usare, visivamente ricco e connesso all’intero ecosistema Canva, così i team possono esplorare i dati e trasformarli in visual accattivanti, tutto in un unico posto”.
“Inizialmente, l’AI ha avuto un ruolo in applicazioni specifiche, come il nostro strumento di rimozione degli sfondi dalle immagini con un singolo clic”, ha dichiarato Cameron Adams, Chief Product Officer e Co-founder di Canva in un’intervista sul sito ufficiale di OpenAI. “Ora, con l’avvento dei modelli LLM e degli agenti, l’AI può affrontare compiti più ampi e complessi. L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più importante nell’intero flusso di lavoro. Inizialmente, abbiamo usato l’AI per semplificare singole attività, ma ora sta iniziando a connettere l’intero processo creativo, dalla generazione dell’idea iniziale alla presentazione finale”.

Office 365 vs Google Workspace vs Canva: quale scegliere?
Una domanda che può sorgere spontanea, a questo punto, è: cosa scegliere tra Microsoft Office 365 (il cui abbonamento è passato da 69 a 99 euro all’anno), Google Workspace e Canva? Iniziamo dai vantaggi di Microsoft Office 365. Per un content creator, strumenti come Word, PowerPoint ed Excel – oggi disponibili con l’AI di Copilot – sono ancora oggi indispensabili per scrivere articoli, preparare presentazioni dettagliate, gestire report o analisi dei dati. Microsoft Teams (che, va detto, non piace a tutti) e OneDrive facilitano la collaborazione, soprattutto se il lavoro prevede interazione con colleghi da remoto.
L’integrazione delle singole app (Word, Outlook, ecc.) nell’ecosistema solido di Microsoft consente una gestione fluida e ordinata dei progetti. Ampiamente utilizzato anche in modalità offline, Office 365 offre robustezza e sicurezza nella gestione dei dati in diverse situazioni. Per quanto riguarda invece i punti di debolezza, alcune funzionalità avanzate possono risultare difficili da usare per chi non ha una formazione specifica o “tradizionale”, rallentando il flusso creativo e produttivo.
Eccellente nella gestione dei contenuti scritti e nei progetti strutturati, Office 365 non è però l’ideale nella creazione rapida di elementi moderni e dinamici per i social media. C’è molta attesa, in tal senso, per i futuri miglioramenti di Copilot in qualità di assistente nella creazione – ad esempio – di una presentazione PowerPoint. Infine, il costo: per un content creator o un piccolo team, il costo dell’abbonamento può rappresentare una limitazione.
Google Workspace, collaborazione in tempo reale e approccio cloud-based
Passiamo a Google Workspace, il cui successo risiede soprattutto nella collaborazione in tempo reale. Strumenti come Google Docs e Sheets permettono una rapida stesura e revisione dei testi, oltre a favorire il brainstorming condiviso e la condivisione immediata dei file. La possibilità di lavorare simultaneamente su uno o più file rende Workspace ideale per i team distribuiti.
Utile per chi ha bisogno di una soluzione veloce e immediata, permette la consultazione e l’editing dei contenuti da qualsiasi dispositivo e luogo, un plus fondamentale per chi lavora in mobilità. Elementi di debolezza: Google Workspace può risultare meno performante nelle operazioni di formattazione o editing rispetto alle applicazioni desktop più mature dei concorrenti. Anche se offre delle funzionalità offline, la sua forza principale risiede ancora nell’uso continuo del cloud con connessione attiva, il che può essere un limite con connessioni lente o instabili. Per quanto riguarda le presentazioni, infine, Slides non è ancora paragonabile a PowerPoint.
Canva, ottimo per la grafica con spazi di miglioramento
Chiudiamo con Canva. User-friendly ed accessibile, si è fatto apprezzare per la sua interfaccia intuitiva che consente di realizzare grafiche professionali in pochi minuti. Altro plus è l’ampia libreria di template per differenti tipologie di contenuto, con aggiornamenti costanti. Gli strumenti di editing video, animazioni e funzionalità AI permettono di sperimentare e rimanere al passo coi tempi.
Debolezze: non è la soluzione ideale per i testi lunghi, i report strutturati o le analisi dati più complesse, dove invece brillano ancora i competitor. Pur offrendo una buona base per il design, non sostituisce i software più potenti (come la suite Adobe) per progetti di grafica avanzata. Infine, sebbene consenta di collaborare, il focus è ancora sul design grafico, il che può limitare la gestione dei progetti sotto altri aspetti.