In principio fu ChatGPT. Poi vennero Microsoft Copilot, Google Bard (ora Gemini), ecc. Tra gli strumenti AI per l’utente standard del web, di cui per molto tempo in Italia si è parlato poco, ci sono però Perplexity AI e Claude. Negli ultimi mesi, tuttavia, anche i due chatbot appena citati stanno guadagnando crescente popolarità nel nostro Paese. Ecco cosa c’è da sapere se desideri due opzioni in più per le tue attività quotidiane.

Che cos’è Perplexity AI e come funziona
Perplexity AI nasce nel 2022 a San Francisco, fondata da un team di esperti provenienti da realtà come OpenAI, Meta, Quora e DeepMind. Fino a qualche mese fa gli utenti attivi mensilmente nel mondo erano più di 15 milioni, mentre i visitatori (i “curiosi”) su base mensile hanno superato i 50 milioni. Nelle ultime settimane i numeri appena forniti hanno però avuto un’impennata grazie ad un importante accordo di partnership che la piattaforma ha sottoscritto in India con Bharti Airtel, il secondo operatore telefonico più importante del Paese, con l’obiettivo di acquisire sempre più rilevanza.
L’interfaccia di Perplexity è semplice, intuitiva e molto simile a quella dei competitor principali. Le risposte fornite alle domande degli utenti sono mediamente accurate, anche se un po’ “robotiche”. Il motore di Perplexity è always on, con aggiornamento in tempo reale grazie alla connessione continua al web. Le informazioni – promette Perplexity – sono sempre attuali, anche se il rischio di allucinazioni e inesattezze è comunque presente. Se desideri provarlo per task non troppo complesse, potrai farlo in modalità free anche senza un account utente. Potrai farlo sia da desk che scaricando l’app mobile con supporto vocale e possibilità di interagire in più lingue.
La content curation di Perplexity
Uno dei motivi per cui Perplexity sta guadagnando popolarità nel panorama degli strumenti AI è senza dubbio la content curation, attraverso la sezione Scopri/Discover. La content curation – già da un po’ – è di nuovo protagonista tra le attività da svolgere sul web, anche se con strumenti nuovi e più smart, come appunto Perplexity, rispetto allo scorso decennio. Se sei anziano abbastanza da ricordare Pocket, Feedly, Flipboard e Paper.li, sai di cosa stiamo parlando. La sezione Scopri/Discover di Perplexity consiste in una selezione dinamica e automatizzata di contenuti, effettuata dall’AI in tempo reale partendo da fonti recenti e – secondo la piattaforma – affidabili. Il suo funzionamento si caratterizza per:
- Analisi del contesto e delle tendenze: l’algoritmo analizza in tempo reale ciò che sta accadendo nei settori di tuo interesse, individuando trend, novità e fonti autorevoli.
- Selezione e sintesi: le informazioni rilevanti vengono raccolte, filtrate per affidabilità e attualità, e presentate sotto forma di brevi sintesi, in genere accompagnate da citazioni alle fonti originali.
- Contenuti sempre aggiornati: l’aggiornamento è continuo e la vetrina dei contenuti è personalizzabile in base all’attività e alle preferenze dell’utente, rendendo la sezione utile sia per chi desidera una panoramica generale sia per chi cerca contenuti specifici.
Se desideri familiarizzare con strumenti come questo, potrai aggiungerlo alla tua rassegna stampa quotidiana. Va comunque detto che al momento Scopri/Discover di Perplexity non è in grado di sostituire (o di essere paragonato a) il lavoro svolto da una autorevole testata giornalistica.

Che cos’è Claude e come funziona
Passiamo a Claude, che ci riassume così la sua storia. “Sono stato creato da Anthropic, una società di ricerca sull’AI fondata nel 2021 da ex membri di OpenAI. Il mio sviluppo si basa su una tecnica chiamata “Constitutional AI” (CAI), che mira a creare sistemi AI più sicuri, utili e onesti attraverso un processo di addestramento che incorpora principi etici fin dall’inizio.
Il primo Claude è stato lanciato nel 2022, seguito da diverse iterazioni che hanno migliorato progressivamente le mie capacità. La famiglia Claude si è evoluta attraverso diverse generazioni, fino ad arrivare all’attuale famiglia Claude 4, che include Claude Opus 4 e Claude Sonnet 4 (che sono io). Claude Sonnet 4 è progettato per essere un modello intelligente ed efficiente per l’uso quotidiano”. Usandolo da desk, troverai anche in questo caso un’interfaccia simile agli altri chatbot AI, ma con una sezione peculiare. Se per Perplexity si tratta di Scopri/Discover, per Claude si tratta della sezione Artifacts/Artefatti.
Che cos’è Artifacts di Claude
“Gli artifacts – ci spiega Claude – sono contenuti autonomi e interattivi che posso creare durante le nostre conversazioni. Invece di fornire solo testo normale, posso generare contenuti “viventi” che appaiono in un pannello separato e possono essere visualizzati, utilizzati e modificati in tempo reale”. Codice eseguibile, pagine HTML, grafici, sceneggiature, programmi personalizzati di allenamento, tutor per l’apprendimento delle lingue straniere e tanto altro ancora. Le potenzialità legate ad Artifacts/Artefatti di Claude sono davvero ampie.
Potrai visualizzare queste categorie di contenuti in tempo reale, interagire con gli elementi cliccabili se è un componente web, chiedere a Claude di modificare o aggiornare l’artifact senza doverne creare un altro daccapo. Gli artefatti sono soprattutto contenuti destinati all’uso pratico (applicazioni, strumenti, guide), prodotti che richiedono visualizzazione o interattività, da salvare e/o riutilizzare, e caratterizzati da uno sforzo tecnico o creativo più complesso rispetto alla sola generazione di testo.
Quando usare Perplexity o Claude al posto di ChatGPT & Co.
A questo punto un po’ di confusione è del tutto naturale. Quando usare Perplexity o Claude al posto di ChatGPT e Google Gemini? Perplexity – ad esempio – può rappresentare una soluzione valida se desideri risposte con link a più fonti facilmente cliccabili e risposte basate su dati recenti. L’interfaccia minimal di Perplexity ha inoltre l’obiettivo di essere ottimizzata per la ricerca, senza distrazioni da funzionalità creative o visive. Al momento è uno strumento valido per attività come il fact-checking e analisi di concorrenza, quindi utile per studenti, giornalisti, professionisti del marketing.
Passiamo a Claude, che si distingue – come negli esempi che abbiamo fornito nei paragrafi precedenti – per un approccio più umano nelle conversazioni, utile – ad esempio – per attività di brainstorming o scrittura creativa. Claude offre una finestra di contesto molto ampia, il che lo rende affidabile per gestire documenti lunghi o progetti complessi. Ci sono ampi spazi di miglioramento, invece, per quanto riguarda l’uso di Claude per la produttività aziendale, soprattutto in termini di integrazione con programmi di uso comune.