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Influencer, siete in regola con il GDPR?

La domanda è semplice: un influencer deve preoccuparsi di essere in regola con il GDPR e con la normativa in materia di protezione dei dati personali? La risposta non può che essere affermativa, dal momento che l’attività che viene svolta riguarda non solo la produzione di contenuti ma anche e soprattutto il coinvolgimento dei follower pur attraverso le interazioni rese disponibili dalle funzioni delle piattaforme impiegate.

In tutte queste interazioni social si è titolari del trattamento. E quindi si è destinatari di una serie di obblighi normativi per la tutela dei dati personali dei propri follower. Dati personali che, è bene ricordare, possono anche consistere semplicemente in un nome utente dal momento che ha la capacità di identificare – pur in modo indiretto – una persona.

Aspetti da non sottovalutare

Alcuni dei principali obblighi che purtroppo vengono spesso sottovalutati attengono ai profili della liceità e della sicurezza. Per quanto riguarda la liceità, è bene ricordare ad esempio che non è possibile cedere o trasferire l’elenco dei propri follower. A meno che gli stessi non abbiano fornito singolarmente uno specifico consenso a svolgere tale operazione. E che tale consenso sia espresso in modo libero, nonché preceduto da una serie di informazioni. Per quanto riguarda l’aspetto della sicurezza, invece, è bene ricordare che proteggere il proprio account social assume un ruolo essenziale. Non solo per la tutela del principale strumento di lavoro ma anche per impedire che i propri follower possano cadere vittima di frodi o azioni fraudolente dei cybercriminali.

Beauty influencer si filma con smartphone mentre si trucca

In un’ottica di responsabilizzazione, ovviamente, tutto poi deve essere adattato al contesto. E quindi essere riferito in concreto alle modalità specifiche in cui la propria attività trova svolgimento. Ciò che non è possibile fare, però, è ritenere che la propria attività professionale di influencer sia – aprioristicamente parlando – al di fuori degli obblighi del GDPR. O anche dimenticarsi di redigere, pur in forma semplificata, un proprio registro delle attività di trattamento.

In collaborazione con Assoinfluencer

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In collaborazione con Assoinfluencer

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