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Cosa non si può dire su Twitch? Regole per non farsi bannare

Ogni social network ha delle Linee guida della community. Buona parte delle regole e dei principi elencati sono comuni a tutte le piattaforme. Ciò che cambia, di volta in volta, può essere la procedura da seguire per segnalare un abuso e le sanzioni previste. Twitch è il paradiso dei gamer e le regole da rispettare per non essere bannati sono state aggiornate in seguito all’enorme successo riscosso dalla piattaforma. Come per altri servizi web amati dai giovanissimi, c’è dunque qualche accorgimento in più da adottare. Scopriamo quali sono.

Lista parole bannabili Twitch

Come accade per l’utilizzo di altri social network, su Twitch sono vietati contenuti e riferimenti che rimandano a comportamenti inappropriati come molestie sessuali, violenza vera e propria e incitamento all’odio, razzismo e altre forme di discriminazione basate su orientamento politico, religioso o sessuale. Inoltre su Twitch è vietato bestemmiare. Le violazioni possono essere sanzionate attraverso messaggi di avvertimento, rimozione dei contenuti proibiti, ban temporaneo o sospensione definitiva.

Questo provvedimento può colpire chiunque, anche gli streamer più popolari. La regola si applica non solo ai contenuti video e ai messaggi, ma anche – ad esempio – nella scelta del nome utente da utilizzare. I nomi vietati sono dunque quelli che contengono riferimenti ad atti e molestie sessuali, uso di droghe o altre sostanze illecite, sfruttamento minorile, odio e minacce, terrorismo ed elogio di tragedie naturali o violente. Per individuare eventuali abusi nella scelta del nome utente, il team di Twitch usa un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato proprio per eseguire una ricerca accurata in base alle parole vietate.

Cosa non si può dire su Twitch Regole per non farsi bannare

Per cosa si viene bannati su Twitch?

Nell’aggiornare l’elenco delle parole vietate, inoltre, è stato proibito l’utilizzo di simp, incel e virgin. Simp sta per Sucker Idolizing Mediocre Pussy: sarebbero coloro che idolatrano le donne solo nella speranza di attirarne le attenzioni. Gli incel, invece, sono gli involontariamente celibi, cioè degli sfigati, mentre la parola vergine viene spesso usata come un insulto.

Ricorda che potresti essere bannato anche utilizzando l’espressione “partita alla cieca” (blind playthrough), che potrebbe turbare i non vedenti. Gli utenti, sulla piattaforma, sono liberi di parlare di temi sensibili come la salute mentale, ma sempre mantenendo un certo equilibrio. Quindi non potrai pubblicare – pena la rimozione del contenuto e la sospensione dell’account – contenuti che esaltano l’autolesionismo o che promuovono disturbi alimentari come l’anoressia, il consumo di sostanze inadatte al consumo umano – come detersivi e candeggina – nemmeno sotto forma di gag divertenti.

Cosa non si può mostrare su Twitch?

Agli streamer non è consentita alcuna forma di nudità parziale o totale, a partire dall’esposizione dei genitali o del fondoschiena. Non è permesso mostrare la forma dei genitali, anche se coperti. A prescindere dal contesto, la trasmissione di utenti minorenni nudi, del tutto o in parte, è sempre vietata. Alle donne la piattaforma richiede la copertura dei capezzoli. Inoltre non è consentita l’esposizione del sottoseno. Le scollature invece sono consentite, a patto che rientrino nei limiti di copertura appena indicati.

Tutti gli utenti, in ogni caso, devono coprire l’area del corpo che va dai fianchi alla zona pelvica, inclusi i glutei. Gli abiti del tutto o in parte trasparenti non garantiscono una copertura adeguata. Anche gli avatar in realtà aumentata che replicano i movimenti reali nei personaggi digitali devono rispettare questi standard, così come i cosplay. In alcune situazioni possono essere applicate delle eccezioni, quindi probabilmente il contenuto non verrà rimosso e non scatterà il ban. Le principali eccezioni alle regole sulla nudità sono lo streaming IRL (In Real Life) privo di allusioni sessuali; concerti e festival; nuoto e spiagge; body painting e body art; allattamento al seno.

ragazza con cuffie gioca al pc su twitch

Si possono fumare sigarette su Twitch?

Fumare sigarette “normali” su Twitch non è illegale, a meno che tu non sia minorenne. Di conseguenza, farlo durante lo streaming non dovrebbe portare ad un ban. Tuttavia, la piattaforma stessa scoraggia gli streamer dal fumare sigarette durante le dirette. Se hai in programma una lunga sessione video e hai davvero bisogno di fumare, puoi stabilire una pausa, farlo al di fuori dello schermo o, più semplicemente, puoi disattivare la fotocamera per un po’. Svapare – cioè usare le sigarette elettroniche – è consentito, ma anche in questo caso la piattaforma scoraggia l’adozione di questo comportamento.

Passiamo al consumo di altre sostanze. Fumare marijuana durante lo streaming su Twitch è un comportamento tollerabile solo se vivi in uno Stato o stai momentaneamente trasmettendo da un Paese in cui il consumo personale di erba è consentito dalla legge. Se invece fumi marijuana in un Paese in cui questo comportamento è considerato illegale, non solo stai violando le Linee guida di Twitch, ma qualcuno potrebbe anche denunciarti alle autorità locali. La tolleranza di Twitch non si estende ad altre sostanze stupefacenti.

Il comico Andy Dick, ad esempio, è stato subito bannato da Twitch, nel 2018, per aver fatto uso di cocaina in diretta streaming. In tutti i casi appena elencati, ricorda di adottare una precauzione aggiuntiva: attivare l’impostazione di maturità del tuo canale su 18+. In questo modo eviterai di essere accusato di voler influenzare bambini e adolescenti.

Si possono streammare anime su Twitch?

È vietato mostrare su Twitch contenuti altrui protetti dal copyright e dal DMCA (Digital Millennium Copyright Act), senza avere i diritti relativi alla loro distribuzione (cioè senza aver acquistato la licenza). Questo vale anche per i contenuti di animazione. Anche commettendo questa violazione, dunque, si rischia di essere bannati, come è già capitato ad alcuni streamer molto popolari.

Negli ultimi anni, in Giappone, case editrici e publisher hanno creato un ente per la lotta alla pirateria e contro la violazione dei diritti d’autore in quanto, per colpa della trasmissione illegale dei propri prodotti, queste aziende hanno perso più di 780 miliardi di Yen. Il dibattito è ancora acceso, invece, per quanto riguarda la fair use ammessa negli Stati Uniti, che corrisponde in parte al nostro articolo 70 LdA, sulle eccezioni al diritto d’autore. Anche nel caso del fair use la legge consente l’utilizzo e la riproduzione limitata di materiale protetto da copyright per scopi di critica e di analisi.

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