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Silver economy, cosa c’è da sapere sulla nicchia social sempre più rilevante

La silver economy, come probabilmente saprai, è l’insieme delle attività economiche, prodotti e servizi destinati a soddisfare i bisogni, le abitudini e i consumi della popolazione over 60. Il termine “silver” si riferisce al color argento dei capelli, simbolo dell’età che avanza. Se desideri diventare un content creator o lo sei già, ma sei alla ricerca di nuove nicchie su cui puntare nei prossimi anni, la silver economy rappresenta una certezza con dati sempre più solidi a sostegno. E, al momento, è anche a prova di AI Slop, purché il tema venga trattato con competenza, delicatezza e autenticità.

La silver economy in Italia e nel mondo

La popolazione mondiale – e in particolare in alcuni blocchi geografici come Europa ed estremo Oriente – sta invecchiando sempre di più. Già oggi tutto ciò che è riconducibile alla silver economy genera un giro d’affari che si avvicina ai 3.000 miliardi di dollari, con una proiezione per il 2033 pari a 5.454 miliardi di dollari. La popolazione globale over 60 ha attualmente superato il miliardo di persone: cifra destinata a raddoppiare – secondo le previsioni – entro il 2050.

Sappiamo già da tempo che i 60enni e molti 70enni di oggi non sono più i “nonnini” di una volta. Spesso sono persone – uomini e donne – con capacità fisiche e cognitive non molto diverse da quelle dei 50enni. Un miglioramento nelle condizioni di vita destinato a diventare più evidente grazie ai processi della scienza e della tecnologia. Spesso sono alto-spendenti, viaggiano, si prendono cura della propria salute e del proprio aspetto esteriore, sono attenti ai trend della moda. Ovviamente con un approccio, con tempi e necessità diversi da quelli di un 25enne.

Influencer marketing e silver economy

Un bravo content creator eviterà la tentazione di un approccio superficiale, considerando allo stesso modo tutto ciò che è over 60. Ogni fascia d’età, anche tra i senior, ha delle esigenze specifiche che possono essere trattate e valorizzate – non solo sotto l’aspetto creativo, ma anche per la monetizzazione – in diversi modi. Al di là dell’età, poi, ci sono micro e macro temi: sono davvero tanti e rendono la silver economy un ottimo settore su cui puntare per un content creator che abbia voglia di acquisire competenze sul tema e tenersi sempre aggiornato.

I brand, già da diversi anni, si stanno muovendo in questa direzione. Per chi fa entertainment, poi, la voglia di ridere non ha età e i “silver influencer” sono già una realtà. Dai un’occhiata – se vuoi farti un’idea – a @retirementhouse su TikTok (6,4 milioni di follower), a @grandma_droniak (14,9 milioni di follower) o a @brunchwithbabs (4,2 milioni di follower). Le agenzie più autorevoli, poi, stanno creando laboratori di longevità (come Edelman Longevity Lab) per comprendere a fondo le dinamiche che caratterizzano i consumatori silver. I contenuti generati da senior creator non solo attraggono anche Gen Z e Millennial, ma in genere sono percepiti come più autentici, esperienziali e rassicuranti.

La strategia social per gli utenti silver

Una strategia social destinata alla popolazione senior avrà alcune peculiarità. Sarà più ragionata e avrà tempi, ad esempio nella produzione dei contenuti, leggermente più lunghi e con qualche variabile in più di cui tener conto. In futuro – per offrire qualche scenario di riferimento – saranno sempre di più gli over 60 alle prese con tatuaggi da gestire su una pelle e una forma fisica che cambiano di anno in anno. Stesso discorso per le signore che desiderano curare l’estetica del viso, ad esempio, con interventi periodici di medicina estetica, senza però inseguire modelli di bellezza irrealistici.

Questi target avranno bisogno di contenuti social mirati e specifici, con spiegazioni più accurate e pacate. Ai senior più informati e consapevoli non interessa il numero di buzzword – cool, effetto wow, ecc. – che inserirai nel tuo contenuto. Interessa avere accesso ad informazioni comprensibili, affidabili e rilevanti per il problema da risolvere. Uno sforzo di professionalità in più che verrà ben ripagato nel tempo. Per il resto, via libera alla fantasia e alla voglia di costruire delle community unite non solo dall’età, ma anche dagli interessi, sempre più trasversali rispetto alle generazioni più giovani.

Dai canali dedicati ai gamers over 60 al fashion in stile @sciuraglam (in precedenza @sciuragram), le possibilità sono potenzialmente infinite. Ricorda che i futuri over 60/70/80 avranno il bagaglio culturale più ricco di sempre: conoscenze informatiche, cultura “alta”, cultura pop, abilità lavorative, esperienze di viaggio, ecc. Una vera miniera d’oro per brand, creator e creativi. A patto – ovviamente – di lavorare seriamente per costruire fiducia, autorevolezza e reputazione.

Silver economy, dal benessere ai progetti sociali

Se alcuni temi, quando si parla di silver economy, lasciano spazio a una certa leggerezza e all’aspetto più glossy, per altri invece serietà e competenza sono un obbligo. Basti pensare, ad esempio, a salute e benessere. Vietato improvvisarsi esperti o offrire consigli e rimedi che possono avere serie ripercussioni su persone in carne e ossa affette da reali problemi di salute. Semplificando: veicolare una strategia science based per curare l’osteoporosi non è come suggerire l’ultima marca di patch anti-brufoli.

Passando ad altri temi che possono avere rilevanza trasversale sui social, ci sono le storie di vita vissuta. Donne e uomini che raccontano di come hanno cambiato totalmente vita – in ambito professionale o privato – dopo i 60 anni e anche oltre. Sono sempre più frequenti, ad esempio, i senior che si trasferiscono all’estero per poter stare accanto a figli e/o nipoti emigrati per lavoro o per amore. Ancora più rilevanti, per intere comunità e come documentazione al passo coi tempi, sono i progetti di testimonianza storica legati ad esempio a piccoli paesi con rischio di spopolamento totale.

Secondo l’Istat oltre 4.000 comuni italiani, il 48,5% del totale, sono a rischio spopolamento. Gli anziani sono i custodi viventi della memoria locale. I loro racconti sono spesso fonti orali uniche, non documentate altrove. Un progetto di racconto attraverso i social – soprattutto Instagram, YouTube e TikTok – contribuirebbe alla conservazione dell’identità di questi luoghi. Le video interviste ai senior possono poi essere trasformate in mini-documentari, podcast, materiale per newsletter d’autore, ecc. Heritage e legacy saranno due tra i temi dominanti della silver economy.

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