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La pizza che conquista: i migliori pizzaioli e le loro strategie social

La pizza non è solo un piatto da mangiare ma un vero e proprio simbolo dell’Italia nel mondo, tanto che nel 2017 L’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano è stata riconosciuta dall’Unesco come parte del patrimonio culturale dell’umanità. La pratica culinaria comprende varie fasi, tra cui la preparazione dell’impasto, un movimento rotatorio fatto dal pizzaiolo e la cottura nel forno a legna.

Dal forno ai feed: come la pizza racconta l’Italia online

Buona parte degli italiani quando si trova a cena fuori ordina una pizza, e, oltre che nei ristoranti, anche sui social media si possono trovare pizzaioli che condividono la loro arte. Un esempio è Vincenzo Capuano, ambasciatore della pizza contemporanea (quella con il cornicione più alto) nel mondo. Infatti, oltre che a Napoli il marchio Capuano ha messo le basi anche nelle città di Amsterdam, Singapore e Berlino. I suoi contenuti si dividono tra Instagram (1 milioni di follower) e TikTok (1,1 milioni di follower). In occasione della festa di Halloween ha cucinato la pizza Special Torino, farcita di diversi ingredienti tra cui la crema di zucca. Una delle pizze più richiesta è quella con la salsiccia e le patate.

La sua fama è dimostrata non solo dal suo numero di follower e di like sotto i suoi post ma anche dalle tante ospitate in altri contesti. Ad esempio, nel 2022 è stato invitato a La prova del cuoco, programma televisivo in onda su Rai 1 condotto da Antonella Clerici, in cui ha cucinato una pizza margherita. I contenuti della sua partecipazione sono in evidenza sul proprio account Instagram. Lo scorso 11 ottobre è stato ospite a Storie di Pizza, rubrica di Giallo Zafferano, in cui insieme a Giovanni Castaldi ha presentato la pizza pieghina, cioè una pizza dalla forma piegata e con mortadella, melanzane grigliate, stracciatella e basilico. All’inizio dei suoi video saluta il pubblico dicendo jamme jà.

Un altro pizzaiolo famoso sui social media è Vito Iacopelli, proprietario della catena di pizzeria Soft & Crunchy che condivide video divertenti e spesso in lingua inglese.

Anche all’estero esistono pizzerie che con i loro piatti onorano la tradizione italiana per gli italiani in viaggio o per i residenti che vogliono gustare l’alta cucina. New York infatti è una città in cui si percepisce l’influenza italiana, tanto che per tutto il mese di ottobre l’Empire State Building, uno dei grattacieli più alti del mondo, resterà illuminato con i colori della bandiera italiana.

Da Facebook a Google passando per TikTok: la pizza mette d’accordo tutti i social media

Oltre a gusto, la qualità di un cibo si misura anche dalla popolarità sui social media. Spesso chi si trova a pranzo fuori o a cena a casa di amici fotografa piatti o vassoi e condivide post o storie. La pizza è uno dei piatti di cui si parla di più online, tanto che secondo l’indagine Pizza in Italy, gli utenti dei social media oltre alle foto scrivono anche opinioni al riguardo. La quota più numerosa dei contenuti si trova su Google Maps, con tante persone che postano delle recensioni di pizzerie, ristoranti e bar. Al secondo posto si trova YouTube (16,1%), piattaforma ideale per chi vuole imparare a cucinare pizze talvolta discutibili come la deep dish pizza (una variante nata Chicago della pizza tradizionale, con i bordi alti, riempita di formaggio, salsa di pomodoro, salsiccia e cotta al forno). Terzo e quarto posto per Facebook e Instagram (social ideali per chi ama postare foto di cene o compleanni), al quinto posto X e al sesto TikTok. Il tema più discusso è stato il servizio, seguito dal gusto e poi dal prezzo.

Diversa la situazione per quanto riguarda le interazioni, con TikTok che ha registrato il 43,4% del coinvolgimento, seguito da Instagram, YouTube, Facebook e X. Gli utenti rimangono tradizionalisti, tanto che parlando di pizza gli ingredienti associati rimangono la mozzarella, le patate e il formaggio. La Margherita resta regina delle pizze (44% delle menzioni della top 10), seguita da un grande classico campano come la “salsiccia e friarielli” (11%). Ma la cucina evoca anche emozioni e la maggior parte dei contenuti che hanno a che fare con la pizza presentano stati come il sorriso, addirittura prima del verbo cucinare o mangiare.

Quanto alle identità degli autori dei contenuti, gli uomini postano più contenuti delle donne, mentre sia tra i giovani che tra i senior si nota indistintamente l’amore per la pizza. Dunque, che si tratti di foto o testi, la pizza rappresenta un argomento che si presta bene alla comunicazione social.

Gusto, simpatia e orgoglio italiano: i pizzaioli italiani a New York sui social media

In tutto il mondo la pizza è un cibo amato da tante persone, soprattutto negli Stati Uniti d’America dove nelle città grandi e piccole si trovano ristoranti con nomi italiani. Già prima del riconoscimento da parte dell’Unesco il 9 febbraio di ogni anno si celebra il National Pizza Day (Giornata Nazionale della pizza), una ricorrenza in cui i ristoranti e le pizzerie effettuano promozioni sulle e pizze e condividono post e video con i relativi hastag. Anche se entrando in qualche negozio americano ci si può imbattere in imitazioni di alimenti di casa nostra, la pizza tradizionale resta la migliore espressione della cucina italiana nel mondo e a New York esistono ristoranti e pizzerie che deliziano i palati di tanta gente.     

Uno dei pizzaioli più amati nella Grande Mela è Roberto Caporuscio,  originario di Pontinia in provincia di Latina (a un’ora da Napoli), che, dopo aver prodotto e venduto formaggi, nel 1999 si trasferisce Oltreoceano. Lì apre due pizzerie, Regina Margarita e Roberto’s Pizza, e dieci anni dopo si è stabilito a New York, dove ha fondato Kesté Pizza & Vino. “Kesté” in dialetto napoletano significa “questo è tutto”, ed è un’autentica pizzeria napoletana situata al 271 di Bleecker Street, nel cuore del Greenwich Village. Nella famiglia Caporuscio la pizza rappresenta una vera e propria tradizione, tanto che la figlia Giorgia è è proprietaria della pizzeria Don Antonio proprio a New York.

Restando a New York, un altro grande nome della tradizione culinaria italiana è Ciro Iovine, proprietario della pizzeria Song’ e Napule. Iovine, originario di Napoli, conserva l’amore per la sua città natale tanto che spesso appare nei suoi video con la maglia azzurra e bianca. I suoi contenuti sono in inglese e in italiano, proprio per intercettare sia gli italiani in viaggio a New York che gli americani che amano i nostri sapori. A volte pubblica video con altre personalità, come Sabino Curcio in occasione della festa di San Gennaro a New York.  

Immagine del profilo foto credit account Instagram @capvin, @vitoiacopelli e @roberto_caporuscio

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