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Progetto Happiness: qual è il segreto della felicità?

Fare della propria missione di vita la ricerca della felicità: è questo ciò di cui si occupa Giuseppe Bertuccio D’Angelo, influencer super-apprezzato e impegnato con il suo Progetto Happiness.

Originario di Messina, Giuseppe è un vero e proprio cittadino del mondo, sempre in viaggio per cercare di mostrare ciò accade nel mondo e cosa sia la felicità anche negli angoli più nascosti del mondo. Scopriamo di più su Giuseppe Bertuccio D’Angelo e il suo originale Progetto Happiness.

Chi è Giuseppe Bertuccio D’Angelo alias Progetto Happiness

Nato a Messina il 15 settembre del 1990, Giuseppe Bertuccio D’Angelo – ormai da molti anni – ha come missione quella di girare il mondo incontrando persone, raccontando le loro vite e chiedendo loro cosa sia la felicità. Il Progetto Happiness ha visto la luce nel 2019, coronando il desiderio che aveva sin da bambino: quello di fare il reporter.

Qualche anno fa, Giuseppe viveva e lavorava a Barcellona – in Spagna – ma ha deciso di licenziarsi – era un impiegato aziendale – per iniziare la sua nuova vita in giro del mondo. Durante questi anni di viaggi, ha incontrato vari personaggi: da Kabir Bedi a Giuseppe Parmitano fino a Zion Clark (ragazzo nato senza arti inferiori).

Una laurea in Economia e il desiderio di fare il giro del mondo

Laureato in Economia, Giuseppe Bertuccio D’Angelo ha da sempre avuto il desiderio di fare qualcosa di più significativo nella sua vita. L’idea era quella, quindi, di vivere un’avventura in giro per il mondo in un anno. Proprio questa esperienza gli ha permesso di capire, con ancora più forza, quanto desiderasse vivere una vita che avesse uno scopo più grande.

Avevo bisogno di dimostrare a me stesso, una volta per tutte, quanto valessi.

Così ha preso il via la sua sfida personale – condivisa sui social – attraverso lo sport, partecipando al cosiddetto IronMan: una sfida fisica fatta e vinta in 365 giorni. Dopo questa esperienza portata a termine con determinazione e costanza, è arrivato il passo seguente: girare il mondo con un progetto che riguardasse anche lo spirito e la mente.

Progetto Happiness: un reportage per scoprire la ricetta della felicità

Il Progetto Happiness è nato il 15 settembre del 2019, quando Giuseppe Bertuccio D’Angelo ha deciso di iniziare a girare il mondo alla ricerca della felicità. Nell’arco della sua bellissima avventura – ancora in corso – ha cercato di comprendere le altre culture e cosa significhi essere felici in luoghi difficili come la Corea del Nord, ad esempio.

Sogno tante vite in una. Una vita vissuta con passione, coraggio e ovviamente felicità!

L’obiettivo del progetto è, infatti, quello di incontrare personaggi sia straordinari che ordinari e viaggiare in tutto il mondo, cercando di capire come cambia il concetto di felicità nel mondo. Per questo motivo, ha intervistato – tra i tanti – senzatetto, ma anche astronauti, intellettuali e tribù di villaggi.

Volti e persone, dalla Corea del Nord alle favelas di Rio

L’influencer e YouTuber Giuseppe Bertuccio D’Angelo è diventato famoso con il suo Progetto Happiness e l’obiettivo della ricerca della felicità nel mondo. Durante questo percorso, Giuseppe ha affrontato non poche difficoltà, filmando sempre tutto e raccontando ciò che vedeva e viveva ai propri follower. Una delle esperienze più importanti è stata quella in Corea del Nord, raccontata in una serie di episodi su YouTube.

Progetto Happiness è riuscito a raccontare le verità nascoste di quella che sembra una realtà distopica, mostrando agli occidentali un mondo che è totalmente diverso da ciò che viviamo nella nostra quotidianità. È stato un viaggio molto lungo, affrontato completamente da solo partendo dalla Cina e affrontando trentasei ore di treno. Come racconta D’Angelo stesso, si tratta – probabilmente – del Paese più isolato al mondo, non avendo alcun contatto con il mondo esterno.

Prima di recarsi lì, Giuseppe ha comunicato all’agenzia viaggi che era un influencer. Una volta giunto nel Paese, è stato seguito da due guide che gli hanno mostrato quello che volevano loro, scortandolo ventiquattro ore su ventiquattro. Il Progetto Happiness è nato, per l’appunto, per mostrare ai follower come si vive in alcune parti del mondo, permettendo così di conoscere stili di vita del tutto differenti dai nostri. A Radio Deejay, lo YouTuber ha raccontato:

Emotivamente, la Corea del Nord è in bianco e nero. Vedi persone che sembrano zombie. Quando sei lì, ti senti in un altro pianeta. Ti sembra triste perché le persone non sanno cosa ci sia fuori. Lì non c’è Internet. Hanno Intranet, i loro cellulari tipo Alcatel da 12 euro. Non hanno niente. Ho fatto vedere loro Instagram. Non capivano. Questa cosa è da Black Mirror. Poi ci sono regole preoccupanti.

L’esperienza vissuta da Giuseppe Bertuccio D’Angelo non è stata, infatti, delle più sicure e, più di una volta, ha avuto paura di non poter tornare a casa (nonostante sia sempre stato molto attento).

Ci sono regole che ti mettono nei guai. Non puoi dire ‘Corea del Nord’, loro sono la Corea. C’è una sola Corea, che sono loro. Se dovessi portare una Bibbia in Corea del Nord, finirei in carcere. Se piegassi un giornale sulla foto di Kim Jong-un, sarei deportato. Se fai una foto a solo una parte di una scultura, vieni deportato. C’erano sempre una guida davanti e una guida dietro di me che vedevano le riprese.

Poi anche il viaggio in Brasile, tra le disuguaglianze sociali e gli abitanti delle favelas più grandi del Paese. Anche in questo caso, sono nati dei reportage pubblicati su YouTube davvero interessanti, che affrontano il tema del razzismo ambientale e la voglia di riscattarsi dalla mancanza di diritti e dalla povertà (come nella favela più grande presente a San Paolo).

“Cos’è per te la felicità?” Le risposte più toccanti

La grande avventura del Progetto Happiness ha come obiettivo, fondamentalmente, quello di scoprire cosa sia per ognuno la felicità. Questo concetto può, infatti, cambiare in base agli individui, ma anche ai luoghi in cui si vive e ci si trova. Attivisti, artisti, capi tribù, cuochi, soldati, eremiti e tante tante tante persone chiamate a rispondere alla domanda: “Cos’è per te la felicità?”.

La felicità è come una farfalla: se tu provi a inseguirla, lei volerà via ma, se ci sei e fai quello che devi fare, potrebbe appoggiarsi sulla tua spalla.

A questa domanda c’è chi ha risposto: “Nessuno mi aveva mai posto una domanda simile. Dare e ricevere amore vuol dire felicità”. C’è, poi, chi risponde che la felicità altro non è che sofferenza e chi che sia la gratitudine che si prova. Qualcun altro risponde: “Io sono felice. Io sono molto felice”, oppure “La mia ricetta per la felicità richiede equilibrio”. Tante persone, tante storie, tanti luoghi e tante esperienze tutte diverse.

La ricetta della felicità per me è prendere la vita giorno per giorno, perché il futuro non ha certezze.

Ma come ricorda un altro intervistato da Giuseppe, la felicità è anche una scelta: “Siamo noi ad osservare il bicchiere e scegliere se quel bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto”.

Cos’è il progetto Happiness Forest insieme a Treedom

Giuseppe Bertuccio D’Angelo ha visto nascere anche il progetto Happiness Forest insieme a Treedom. Si tratta di un progetto che il reporter ha particolarmente a cuore. Ne ha parlato con Vanity Fair:

Ho fondato questa foresta virtuale insieme a Treedom, nel quale tutte le persone che mi seguono possono piantare un albero virtualmente ma che, poi, verrà piantato per davvero e darà sostentamento alle famiglie di contadini che se ne prenderanno cura. È un grande circolo virtuoso che non solo protegge il nostro ambiente, ma migliora la vita di milioni di persone che vivono in povertà.

Un progetto, quindi, che aiuta l’ambiente piantando alberi e le persone che se ne prendono cura. Il sogno è, certamente, quello di un mondo più verde, con aria più pulita e persone più felici. Partecipare è semplice perché basta scegliere un albero che verrà, poi, piantato da un contadino che se ne prenderà cura nel suo Paese e di cui si potrà seguire la crescita a distanza. L’albero assorbirà CO2 e produrrà ossigeno a beneficio del mondo intero.

Le collaborazioni di Giuseppe con ActionAid

Ma Giuseppe Bertuccio D’Angelo, con il suo Progetto Happiness, collabora anche con ActionAid. Volando in Kenya, ad esempio, ha incontrato il piccolo Alex, un bimbo di dodici anni a cui – grazie all’adozione a distanza – è cambiata la vita: giochi, studio, cibo e acqua potabile. Anche questa straordinaria esperienza è stata pubblicata su YouTube in un video chiamato “Il suo sorriso sarà la tua felicità”.

Da anni ActionAid combatte contro le ingiustizie nel mondo, cercando di tutelare i diritti delle persone. L’adozione a distanza, ad esempio, rappresenta un gesto di generosità che può far nascere un sorriso sui volti di migliaia di bambini. Nata nel 2022, la collaborazione tra Progetto Happiness e ActionAid è giunta fino in Brasile a Cabo. Qui, le industrie sono arrivate vicinissime ai villaggi, di fatto inquinando i territori in cui vivono persone da generazioni provocando problemi di salute e sfruttando le risorse naturali.

Grazie al sostegno a distanza, ActionAid si occupa di cercare di tutelare anche queste persone, fornendo cibo, cure mediche e istruzione. Il loro lavoro ha, certamente, un impatto positivo sulle comunità.

Il canale YouTube di Giuseppe Progetto Happiness: più di 1 milione di fan

Il canale YouTube di Giuseppe Bertuccio D’Angelo, Progetto Happiness, è il luogo online in cui è racchiusa tutta l’esperienza portata avanti da questo brillante ragazzo che ha deciso di fare della ricerca della felicità una missione di vita. Gli iscritti al suo canale sono, letteralmente, in costante aumento.

Al momento, gli iscritti sono arrivati a 1,05milioni; persone che vogliono restare costantemente aggiornate sui viaggi, le esperienze di vita e le scoperte di Giuseppe.

Qual è l’avventura per eccellenza? Andare alla scoperta di un tesoro. Qual è il tesoro più grande che l’uomo ricerca da sempre? LA FELICITÀ! Chi è felice possiede la ricchezza più grande del mondo perché non ha bisogno di nient’altro.

I profili Instagram e TikTok di Progetto Happiness

Allo stesso modo, Progetto Happiness è presente sia su Instagram che su TikTok. Su Instagram a seguire Giuseppe Bertuccio D’Angelo ci sono circa 288mila follower – anche qui i numeri crescono molto velocemente – mentre, su TikTok, siamo a 194,5mila follower e 4,7milioni di like.

Giro il mondo facendo la stessa domanda ai personaggi più straordinari del pianeta e condivido quello che imparo su YouTube.

Post, foto, video, storie e reel per mostrare i suoi viaggi che hanno toccato Libano, Pakistan, Cina, India, Corea del Nord, Israele, Hong Kong, Giappone, Stati Uniti, Australia, Brasile e molti altri luoghi. Viaggi che, tramite foto e video, hanno raccontato culture, lingue, religioni e stili di vita diversi e come cambia il significato della felicità nel mondo.

Progetto Happiness è anche su Amazon

Progetto Happiness è sbarcato anche su Amazon, per sostenere e finanziare il progetto che racconta la felicità anche dove apparentemente è assente.

Ciao, mi chiamo Giuseppe e giro il mondo per intervistare persone straordinarie da tutto il mondo e scoprire cos’è per loro la felicità. In questo spazio troverete tutti gli accessori, i libri e le attrezzature che uso durante i miei viaggi in giro per il mondo.

Al rientro da ogni viaggio, Giuseppe Bertuccio D’Angelo torna arricchito umanamente e ha bisogno di tempo per “digerire” ciò che ha vissuto, rivedere il materiale, montarlo e dare vita a quei video che rappresentano anche una fonte di ispirazione per i suoi milioni di follower. Ma per Giuseppe cos’è la felicità? A Vanity Fair, ha risposto:

In questo momento, per me è importante amare ed essere amato. Ora sento proprio il desiderio di dare, dare amore, gentilezza, generosità, comprensione a tutte le persone che incontro sul mio cammino e riceverlo senza, però, aspettarlo.



Immagine di copertina foto credit account @giuseppe.bedan

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