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Tutto su Lazza: età, vita privata e Sanremo

Lazza è il nuovo volto del rap italiano: si prospettano fuoco e fiamme sul palco dell’Ariston di Sanremo.

Qualcuno, un po’ di tempo fa, dichiarava come la scena rap italiana fosse profondamente controversa; oggi, questo suo aspetto pare ancora più esasperato e con Lazza raggiunge l’apice, spaccando definitivamente il sistema e creando un cratere vulcanico.

Lazza e la nuova trap: tra old school e Chopin

Il suo vero nome è Jacopo Lazzarini ed è la nuova stella della scena rap italiana.

Nato a Milano il 22 agosto 1994, fin da bambino dimostra una forte passione per la musica.

Si iscrive così al Conservatorio Giuseppe Verdi e comincia a studiare pianoforte.

Non impiega molto tempo, però, a capire come quello del conservatorio non sia il suo habitat ideale. Jacopo si sta trasformando in Lazza, dimagrisce 16 kg e indossa pantaloni larghi che gli donano quell’aria out of order che si contestualizza meglio all’interno dei centri sociali.

Credit: BONOMO / ipa-agency.net

Zero2 e l’approdo di Lazza al freestyle

Inizia a frequentare gli spazi urban e borderline di Milano ed entra in contatto con l’ambiente hip hop, rap e soprattutto col freestyle.

È una vera e propria folgorazione: è dalla strada, infatti, che provengono le sue rime esplosive, suoni quasi gutturali che incendiano il microfono.

Lazza dimostra un talento naturale che gli proviene anche dallo studio in conservatorio: fa beat, freestyle e rappa, incisivo e destrutturante come una lama.

Sembra volere fare ritorno al flow old school, ma apponendo accenti innovativi che derivano dalle ritmiche contemporanee del trap, rivisitando strutture classicheggianti che non gli permettono di rinunciare (quasi) mai al pianoforte.

La tecnica, in lui, si unisce al virtuosismo del lessico e ai manierismi delle rime, facendolo risaltare come una perla rara che illumina il panorama rap.

Il riocontra, le rime quadruple e punchline: Lazza e il segreto di un successo maturato nel tempo

Le sue prime apparizioni musicali risalgono al 2011 e sono strettamente collegate al collettivo Zero2.

È sul canale ufficiale Youtube di quest’ultimo, che in quell’anno compaiono due soggetti che di lì a breve conquisteranno (in modo molto diverso, in verità) la scena rap.

Sono due amici, due mezzi fratelli: Lazza e un certo Young Cæsar, oggi noto come Giaime.

Hanno solamente 15 anni, ma le rime complesse di Lazza, i giochi di parole e l’utilizzo del cosiddetto riocontra sono impressionanti, andando a impregnare un flow notevole.

Per coloro che se lo stessero chiedendo, il riocontra è una speciale forma di linguaggio, un gergo della strada connesso ad alcuni quartieri di Milano. È un fenomeno nato negli anni ’80 tra quelli che venivano definiti “paninari” e che consiste nell’invertire l’ordine delle sillabe di una parola, sostituendo la prima con l’ultima.

È un modo, dunque, tutto particolare per ricreare rime e neologismi non per tutti, rivendicazione di appartenenza a un gruppo sociale specifico.

2012 – 2014: anni di live e collaborazioni importanti

Il 2012 vede un rapido susseguirsi di partecipazioni a brani, live e contest di freestyle.

L’ambiente nel quale Lazza si inserisce è quello del rap più duro e crudo di Giaime, DJ Telaviv e soprattutto di Emis Killa.

È con quest’ultimo che prende avvio la prima collaborazione professionale di rilevanza: fattosi notare grazie al secondo mixtape Destiny, viene ingaggiato dalla Blocco Recordz per partecipare al tour di Emis Killa del 2014.

I due lavorano insieme per circa due anni, producendo e scrivendo alcuni brani di successo, come, ad esempio, Balla col diavolo.

Il 2015 trascorre senza particolari novità, né produzioni di portata, ma prepara il terreno al successo del 2016.

Serata finale di Sanremo Giovani. Nella foto: Lazza (Sanremo – 2022-12-16, Maurizio D’Avanzo / ipa-agency.net)

Lazza, Low Kidd e la 333-Mob

È l’incontro col produttore Low Kidd che, in effetti, riesce a fare risaltare al massimo tutte le sue potenzialità, lanciandolo definitivamente sulle scene della ribalta.

Allontanatosi da Emis Killa, segue Low Kidd ed entra ufficialmente a far parte delle 333-Mob, l’etichetta per cui comporrà, rapperà e produrrà i brani più famosi della sua discografia fino a oggi.

Lazza, grazie a questa nuova collaborazione, diventa il nuovo punto di riferimento del rap nazionale e non solo.

Nascono così flow e ritmi innovativi che, trasportati dalla sua voce e dalla sua interpretazione, raggiungono il popolo della Trap Generation.

I singoli Freestyle e Super Freestyle lo consacrano definitivamente al successo, anticipando l’uscita del suo primo album.

Il 2017 e Zzala: l’escalation del successo di Lazza

Nel 2017 viene lanciato l’album Zzala, di cui il brano topico è MOB, realizzato in collaborazione con Salmo e Nitro che, in una sola settimana, ottiene più di 1.500.000 visualizzazioni.

Da quel momento è una veloce scalata all’Olimpo dei grandi: nel 2018 esce Lauro RMX con Fabri Fibra e dello stesso anno è anche Gucci Ski Mask cantata con Gué Pequeno.

Lazza è acclamato, impegnato in tour, live, eventi e collaborazioni: canta, rappa, scrive testi e strofe, produce e arrangia.

Lazza: il re del rap italiano

Il 2019 è l’anno dell’uscita di Re Mida, l’album che segna un’ulteriore svolta nel percorso musicale di Lazza, facendolo diventare un artista di fama internazionale.

La raccolta contiene la canzone con la quale diventa il rapper dei record: Sirio è doppio disco di platino a 3 mesi dall’uscita, detiene 300.000.000 di streaming e soprattutto permane 18 settimane all’interno della classifica Fimi.

Lazza dimostra tutto il suo talento e diventa palese la grinta e il potenziale tecnico che è in grado di apportare al rap, trasformando in oro colato ogni rima pronunciata.

Dalla scena underground a Sanremo: il grande salto di Lazza

Lazza si pone dunque come il capostipite di un nuovo mood, inventa un linguaggio giovane, composto di manierismi da interpretare, ricco di citazioni e rimandi, sminuzzandolo, però, mediante rime esplosive e metriche complesse innestate su ritmi vagamente classici.

Qualcuno l’ha definito “il rapper stregato da Chopin“, individuando nella passione e nel richiamo alla musica classica la prerogativa unica della sua musica, in grado di distendersi su sonorità ambigue e raggiungere l’apice con word play e rime.

Da qui approda a Sanremo, convocato tra i Big: il titolo della canzone è Cenere e, come anticipato dallo stesso Lazza, parla di un amore tormentato, lasciando aperto un varco di speranza.

Credits immagine di copertina: Simone Comi / ipa-agency.net

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