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Storia dei meme: quali sono i più famosi e i top canali su cui si diffondono

I meme sono un elemento importante della cultura digitale contemporanea. Ironia e creatività sono gli elementi che caratterizzano ogni buon meme, oltre alla viralità ovviamente. Queste foto/vignette con didascalie mirate – che il più delle volte prendono spunto da fatti d’attualità e polemiche varie – hanno più di un decennio di storia sulle spalle.

La differenza tra meme e GIF

Oggi i meme sono ancora sulla cresta dell’onda, mentre le GIF sono da un po’ di tempo “sotto processo”. Diciamo questo perché in molti continuano a confondere i meme con le GIF. Un meme di solito è un’immagine presa da un contesto e riutilizzata secondo schemi riconoscibili e condivisi per descrivere in modo ironico e satirico un’altra condizione. I meme possono essere immagini create appositamente, foto, ritagli di fumetti, collage, frame di un film o scene di un programma TV.

La caratteristica principale di una GIF, invece, è che consente di concatenare diverse immagini che poi sono riprodotte fino a formare un’animazione contenuta in un unico file, senza audio e con bassa qualità grafica. Questo consente di creare piccoli effetti o mini filmati. In estrema sintesi, il meme è statico mentre la GIF è dinamica. Eppure, i più giovani considerano ormai le GIF animate (acronimo di Graphic Interchange Format) “roba da boomer”.

Storia dei meme: le origini

A ricostruire la storia dei meme, anno per anno, ci ha pensato di recente un sito specializzato sull’argomento: Know Your Meme. In questo articolo, infatti, troverai i meme più iconici, i canali social sui quali sono più presenti e le fonti d’ispirazione. Se non hai dimestichezza con l’inglese, nessun problema: a raccontarti la storia dei meme ci pensiamo noi. Ricostruire la storia dei meme è importante, in quanto ci aiuta a capire come è cambiato internet (spoiler: tantissimo) negli ultimi 10-15 anni e, più in particolare, come si è evoluto l’ecosistema dei social media, “esploso” proprio dal 2008-2010 in poi.

YouTube e i Rage Comics

La ricerca di Know Your Meme è stata realizzata utilizzando un campione di meme – in gran parte americani – compreso tra 700 e 1400 per anno. Partiamo dal 2010. A fare la parte del leone, in quell’anno, erano YouTube (34,9%) e 4chan (28,2%). È sufficiente ricordare che YouTube era nato “appena” cinque anni prima – cioè nel 2005 – e che si tratta proprio del sito che ha generato i primi contenuti “virali”, aiutando tutti noi a familiarizzare proprio con la parola “virale”. 4chan, invece, ha sempre avuto un appeal piuttosto limitato.

Inoltre, è a partire dal 2010 che compaiono i primi siti “generatori di meme”, come MemeGenerator e 9GAG. I Rage Comics sono indubbiamente i più iconici tra i meme “di prima generazione”. I protagonisti dei fumetti “arrabbiati” altro non sono che quelle faccette in bianco e nero – trollface, coolface, LOL, ecc. – un po’ deformi e con espressioni a volte inquietanti, che oggi tutti conosciamo. Anche se sono tuttora presenti su numerosi siti, oggi vengono considerati prodotti vintage di un internet che non esiste più.

La storia dei meme: dal 2011 al 2013

Nel 2011 Reddit si afferma nel panorama web, a cui si aggiunge Tumblr nel 2012, mentre Twitter guadagna punti nel 2013. Tra i meme protagonisti del 2011 ci sono senza dubbio Scumbag Steve, il cui vero nome è Blake Boston, e gli Advice Animals, quei meme con l’immagine del personaggio iconico (uomo o animale) al centro e due grandi didascalie ironiche (una in alto e l’altra in basso). Il fenomeno del 2012 è invece Gangnam Style.

Il brano del rapper sudcoreano PSY è entrato nella storia sia per le visualizzazioni su YouTube (oltre 4,5 miliardi) che per le GIF e i meme che hanno PSY come protagonista. Infine, il meme che meglio rappresenta il 2013 è Side-Eyeing Chloe. Si tratta dell’immagine di quella bambina che reagisce con uno sguardo sdegnato (e i dentini in bella vista) alla promessa di una gita a Disneyland fatta dalla sorella. L’immagine è stata estratta da un video pubblicato su YouTube dai genitori della piccola, proprio nel 2013.

La storia dei meme: dal 2014 al 2016

Nel 2014 Twitter e YouTube sono il regno dei meme (da segnalare anche la breve ascesa di Vine), inseguiti da Tumblr nel 2015 e da Facebook nel 2016. Al primo posto di questa “memepedia”, per il 2014, ci sono i contenuti legati all’Ice Bucket Challenge. La sfida virale a colpi di secchiate con acqua e ghiaccio per raccogliere fondi contro la SLA, come molti ricorderanno, ha coinvolto persone comuni e migliaia di celebrità in ogni angolo del pianeta. Nel 2015, invece, è stato l’attore e wrestler John Cena il protagonista dei meme più iconici. Il 2016, infine, verrà ricordato per i meme legati al video “We are number one”, motivetto ska colonna sonora di Lazy Town, show islandese per bambini che ha poi conquistato anche gli adulti.

Sponge Bob e Big Chungus

Nel 2017 e nel 2018 si consolida il primato di Twitter legato alla diffusione di nuovi meme, da usare in conversazioni di ogni genere. Nel 2017 è il turno di un altro personaggio molto amato dai bambini: SpongeBob. La celebre spugna marina, in versione beffarda, è esplosa come meme (qualcuno l’ha paragonata ad una enorme emoji) per rispondere ad una persona antipatica e ridicolizzarla. Stesso discorso nel 2018, ma con un protagonista diverso: Bugs Bunny in versione cicciottella e appesantita, cioè Big Chungus, apparso per la prima volta su Reddit.

Storia dei meme: l’ascesa di TikTok

Arriviamo così al 2019. Si parla sempre più di TikTok, mentre Tumblr e 4chan finiscono nel dimenticatoio. I riflettori sono puntati sul meme Woman Yelling At A Cat, frutto dell’unione di due immagini per comunicare il legame tra due concetti. La prima è una protagonista del celebre reality Real Housewives of Beverly Hills, durante un’accesa lite con un’altra concorrente.

La seconda immagine, sapientemente accostata alla prima, è del gatto Smudge seduto a tavola. Nel 2020 TikTok insegue Twitter. Il divario si riduce sempre di più, fino al sorpasso di TikTok su Twitter nel 2022. A guadagnare la ribalta, negli ultimi tre anni, sono stati i meme Coffin Dance (letteralmente “Danza della bara”), esploso per evidenziare gli epic fail, e Pondering my Orb, ricavato da una saga fantasy dell’autore Terry K. Amthor.

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