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Campagne influencer marketing per il sociale

Quali sono state le campagne di comunicazione sociale che si sono fatte notare nel 2023? Sappiamo che lo human branding rappresenta un fattore importante perché aumenta la fiducia nel prodotto: gli influencer si presentano spesso come brand ambassador e si legano alla realtà di aziende di cui condividono spesso la mission e i valori. La fiducia e la realtà dietro un oggetto, per esempio i metodi di produzione e l’organizzazione del lavoro, sono saldamente legati alla web reputation di un influencer, alle fortune così come alle crisi dei creatori di contenuti.

Il richiamo alla responsabilità diventa un elemento importante della comunicazione sociale: un personaggio pubblico può fare la differenza e “metterci la faccia” sensibilizzando il pubblico grazie al suo ruolo. In alcuni casi dietro al progetto di una campagna sociale si cela l’intento di evidenziare tematiche la cui gravità viene sottovalutata e in cui ognuno di noi può fare la sua parte: fame nel mondo, ecologia, ma anche aspetti che ancora passano nel silenzio, quale depressione, ansia, senso di inadeguatezza sono problemi ancora, purtroppo, drammaticamente presenti nel mondo. Ecco alcune campagne per il sociale che si sono evidenziate per l’impatto e l’efficacia.

“La fame non è un gioco”

Luca e Marcello Lucini dirigono la cantante Fiorella Mannoia, l’ex rugbista Martin Castrogiovanni, il comico Gabriele Cirilli e l’attore Gigio Alberti per la campagna “La fame non è un gioco”. L’idea ha a che fare con l’aleatorietà del caso, simboleggiato da una partita a carte in cui tutto può accadere, senza alcun controllo e la richiesta di fondi da destinare a finanziare interventi nelle aree più fragili di Burkina Faso, Sud Sudan, Etiopia e Kenya.

“Elegy for the Arctic” 

Rimane scolpita nella memoria collettiva la splendida “Elegy for the Arctic” di Ludovico Einaudi del 2016 per Greenpeace per la difesa dell’Artico, performance registrata in Novergia nelle Isole Svalbard al largo del ghiacciaio Wahlenbergbreen, dove il musicista era salito a bordo della nave “Arctic Sunrise” focalizzando l’attenzione sul problema del cambiamento climatico.

Greenpeace 2023: “c’è qualcosa nell’aria”

Questa è la campagna Greenpeace per il 2023: ognuno di noi può fare la differenza, in gioco ci sono i volti delle migliaia di volontari che ogni giorno scelgono di dedicare parte del proprio tempo per una causa più grande. Quando guardi indietro al 2023, cosa vedi? Il potere di un movimento richiede milioni di persone e milioni possono far sì che i sogni diventino realtà. Cosa sogni per il 2024?

“Non sei sola”

Bebe Vio, Luciano Spalletti, Irma Testa e tanti sportivi che uno dopo l’altro ricordano il numero gratuito di pubblica utilità 1522, attivo 24h su 24: “Non sei sola” è stata la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne promossa dal Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi e la Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella.

“Adamo 2050. Una storia vera dal futuro”

Adamo, l’ultimo bambino nato in Italia: siamo nel 2050 e Plasmon lancia “Adamo 2050. Una storia vera dal futuro” come parte del progetto “Adamo50”, in collaborazione con Fondazione per la Natalità. In questo caso la campagna si pone come oggetto di riflessione il calo demografico.

“What’s next?”

In occasione dell’anniversario per i 50 anni il brand Patagonia realizza la campagna What’s next? e coglie l’ispirazione per invitare tutti noi a fermarci e meditare sul concetto di futuro: “salvare il nostro pianeta” sarà una nostra priorità? Per farlo avremo bisogno di inventare nuovi modelli e stili di vita.

“Il costo della bellezza: una storia vera”

L’azienda Dove si mette in gioco con “Il costo della bellezza: una storia vera”, un video che desidera raccontare attraverso immagini tratte dalla realtà una storia vera che ha a che fare con la percezione distorta di sé. Secondo una ricerca condotta dal brand i contenuti dannosi presenti sui social media mettono a rischio la salute mentale e fisica di circa 1 giovane su 2. L’azienda ha lanciato una petizione che è possibile firmare per introdurre nelle scuole perfcorsi educativi sui social media.

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