E fu così che arrivò la conferma della terza stagione per And Just Like That, lo spin-off di Sex and the City. L’annuncio è stato dato in concomitanza con il finale del secondo capitolo reso virale dal cameo di Kim Cattrall, l’attrice 67enne diventata famosa grazie al personaggio iconico di Samantha Jones.
Questo brevissimo e attesissimo momento fa ben sperare i fan della serie che si augurano di rivedere l’attrice nella terza stagione di And Just Like That.
Ipotesi difficile ma non impossibile. Ad oggi il produttore della serie e Kim Cattrall (bellissima nel nuovo numero di Vogue Grecia dedicata alle donne d’oro) non hanno escluso l’ingaggio per la serie che nonostante le recensioni, soprattutto italiane, non entusiasmanti rimane uno dei prodotti di punta di HBO Max (il servizio di streaming che distribuisce la serie).
Il titolo si conferma come uno dei più influenti del panorama televisivo.

Quali sono le 5 cose che hanno reso And Just Like That la serie più trend-setter dell’anno?
La moda
Il legame sempre più stretto e pensato con la moda: la serie si apre con la partecipazione di Carrie e le sue amiche al Met Gala. Il profilo dedicato ai vestiti della serie è seguito da 300mila persone, un terzo dei followers del profilo ufficiale. I principali siti di moda internazionali hanno posto l’accento sull’accessorio scelto dalla stylist di And Just Like That per il ritorno di Samantha Jones.
L’attrice si mostra con la Fendi First, la prima borsa ideata dal neo direttore creativo Kim Jones (che ha iniziato a lavorare per Fendi dopo aver collaborato con Dior, Nike e Supreme).

La community
La capacità di diventare argomento di discussione. Diverse influencer, nel corso dell’estate, si sono confrontate con le proprie community sulla crescita dei personaggi della serie e in particolare sulla loro gestione della vita amorosa.
Il finale – che non scriviamo per non rovinare la sorpresa – è in linea con gli argomenti che spesso si leggono negli spazi social dedicati ai sentimenti.
Quando il Noi esclude l’Io? Come faccio ad essere me stesso/a all’interno di una relazione?
I personaggi
La tridimensionalità dei personaggi. Sara Raminez interpreta Che Diaz, un/una standupper non binario/a che ha diviso molto il pubblico, abituato in questi anni alla santificazione di personaggi non eterosessuali. Che Diaz prima di essere non binario/a è una persona e come tale si comporta. A volte non benissimo.
La transizione o evoluzione (a seconda del punto di vista di chi legge) è, inoltre, la punteggiatura dell’intera serie e in particolare dell’ultimo episodio.
In un momento storico social fortemente caratterizzato dall’esperto (il più delle volte senza qualifiche per esserlo) And Just Like That fa tendenza raccontando le prime volte, in particolare degli over su cui vige uno dei tabù peggiori.

La serie oltre la serie
La commistione con lo show-biz, fatta soprattutto dalle commedie tra gli anni ’90 e gli inizi del nuovo millennio. In una delle puntate della seconda stagione c’è Sam Smith con il presente fidanzato Jeffrey C. Williams.
Dove finisce la serie e inizia la realtà? And Just Like That non è, al netto di un glamour inverosimile, un tempo a sé stante. La serie tiene sempre il link con il presente come dimostra il lavoro di Miranda Hobbes, impegnata a salvare un gruppo di migranti.
Quando è stata l’ultima volta che un influencer, sui social, ti è sembrato collegato e parte del tempo che condividete?
Abbatte i tabù
Lo sdoganamento di tabù culturali ma anche riconducibili alla sfera affettiva. Cosa succede (non a Carrie) se dopo gli anta incontri il grande amore?
C’è stato un momento, nemmeno così troppo in là, in cui i social rappresentavano un’alternativa ai mass media tradizionali.
Chi voleva scappare da certe brutture trovava riparo nei social che hanno via via portato bellezza fuori anche dalla rete. Senza social non sarebbe iniziata una sacrosanta battaglia contro il body shaming.
Poi, poco alla volta, i social sono diventati la dependance dei media tradizionali. Ecco. La vera scommessa vinta di And Just Like That è quella di dimostrare che un racconto per essere efficace deve essere originale.
Photo Credit Agenzia Fotogramma