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Contenuti social per bambini: cosa fare e cosa non fare

I social media, in particolare YouTube, sono sempre più ricchi di contenuti per bambini. Il potenziale legato a questa peculiare fascia di utenti è ancora tanto. Ad esempio per chi se la cava bene con l’inglese e per chi sceglie di puntare su diversità e inclusione, quindi su contenuti in grado di favorire l’integrazione dei bambini provenienti da altri Paesi (e quindi da altre culture).

Le principali categorie di contenuti social per bambini

I contenuti social per bambini sono suddivisi in diverse categorie. Partiamo da intrattenimento e animazione. Questa categoria include – ad esempio – video divertenti, cartoni animati e unboxing di prodotti per l’infanzia. Si tratta di contenuti pensati per catturare l’attenzione, stimolare la fantasia e offrire momenti di svago. Piattaforme come TikTok e YouTube risultano particolarmente efficaci nell’intrattenere e coinvolgere i bambini.

Stesso discorso per i contenuti educativi, che spesso uniscono apprendimento e divertimento, assumendo la forma di tutorial, piccoli esperimenti scientifici, lezioni in pillole che spiegano in modo semplice concetti di storia, geografia e scienze. Spesso progettati per rendere l’educazione interattiva, aiutano a sviluppare il pensiero critico e la curiosità, sfruttando format che rendono lo studio un’esperienza più veloce e dinamica.

Happy excited little kid with tablet and parents with gadgets

Studia bene il target

Se desideri specializzarti nella produzione di contenuti per i più piccoli, studia le caratteristiche dei vari gruppi d’età. Analizza le capacità cognitive, emotive e linguistiche tipiche dei bambini in base all’età, unite al contesto ambientale in cui sono immersi. Realizzare una canzoncina/filastrocca easy peasy per insegnare ai bambini di 3-4 anni a contare da 1 a 10 è diverso dal preparare un contenuto sull’educazione civica per studenti più grandi, con parole e concetti più complessi da spiegare. Potresti puntare su queste prime categorie di contenuti se ad esempio non ami comparire personalmente in video, ma desideri comunque monetizzare.

Trasparenza e chiarezza

Non confondere intrattenimento e pubblicità. I messaggi pubblicitari eventualmente presenti nelle tue clip vanno chiaramente accompagnati da hashtag come #adv #paidpartnership e simili o, se si tratta dell’unboxing di un prodotto per l’infanzia ricevuto in dono da un brand, da #gifted o #giftedby. Non ingannare il pubblico: ogni eventuale collaborazione a fini commerciali deve essere chiaramente contrassegnata, mantenendo una rigorosa trasparenza e conquistando gradualmente la fiducia dei genitori. Altro consiglio importante, in termini di trasparenza e di rispetto della normativa vigente, è: non raccogliere dati personali senza autorizzazione, soprattutto quando il target comprende dei minori.

Contenuti social per bambini: il gaming

Altrettanto popolari sono i contenuti relativi al mondo dei videogames: recensioni, trucchetti, sessioni di gioco, ecc.. I titoli per bambini sono tanti e spesso hanno anche finalità educative. Il gaming, se praticato in modo sano, aiuta a migliorare capacità come attenzione, memoria e soluzione dei problemi. Se sei un amante del gaming e desideri trasmettere la tua passione, attraverso i tuoi contenuti social, alle giovani generazioni, adotta qualche precauzione.

Non incentivare l’uso compulsivo dei dispositivi o dei singoli giochi. Evita di promuovere contenuti che possono generare dipendenza o un uso eccessivo degli schermi. Ricorda di tanto in tanto agli utenti che è salutare prendersi dei momenti di pausa e disconnessione, da dedicare magari ad attività all’aria aperta.

Se nei tuoi contenuti per bambini – di gaming o dedicati allo sport – gli scambi di commenti tra utenti hanno un ruolo centrale, favorisci un’interazione sana e civile, senza quindi trascurare la moderazione dei commenti. Un commento non moderato può esporre i bambini a messaggi non adeguati alla loro età o addirittura pericolosi. Non ignorare segnalazioni di comportamenti scorretti. Intervieni tempestivamente in caso di episodi di bullismo virtuale o altre situazioni potenzialmente dannose per l’intera community.

Multi generational South East Asian family at home

Contenuti social per bambini: DIY ed espressione del sé

All’insegna della creatività, ci sono poi tutti quei contenuti, come tutorial e dimostrazioni su disegno, DIY (fai-da-te), danza, musica, recitazione e altre forme d’arte. Spesso sono semplici da realizzare e trasmettono messaggi importanti, come il rispetto per l’ambiente e la libera espressione del sé. Soprattutto se sei agli inizi e hai un budget limitato, punta sulla semplicità.

Un tutorial allegro e colorato su come dare una seconda vita ad oggetti come lattine in alluminio e bottiglie di plastica – materiali semplici da reperire e quasi a costo zero – farà tutti felici (creator, bambini e genitori) e ti aiuterà ad allenarti in questa categoria di contenuti social per bambini. Quando sarai più esperto, potrai poi dar vita a challenge creative più strutturate o a mini-progetti digitali, spingendo i giovani utenti a valorizzare il processo creativo e a condividere i risultati con l’intera community.

Contenuti social per bambini sponsorizzati o di tendenza

Un’altra categoria di contenuti che merita particolare attenzione riguarda le attività lifestyle di influencer e creator che promuovono giocattoli, prodotti d’abbigliamento, gadget tecnologici e altri trend giovanili. Questi contenuti presentano diversi fattori di rischio: ad esempio puntare troppo sull’aspetto commerciale, trattare i bambini come se fossero dei piccoli adulti o strizzando l’occhio alla sessualizzazione.

Se vuoi farti un’idea delle conseguenze legate a questi e ad altri comportamenti scorretti nel mondo dei contenuti per bambini e teenager, dai un’occhiata a Bad Influence, la serie tv uscita su Netflix nelle scorse settimane. A volte i protagonisti di questa categoria di contenuti sono proprio i bambini – basti pensare al fenomeno dei baby youtuber.

No alle scorciatoie

Se sei un creator e ti stai specializzando in questa nicchia, ricorda sempre di aiutare chi guarda (genitori e bambini) a distinguere tra intrattenimento, informazione e pubblicità. Impegnati a diffondere messaggi costruttivi: evidenzia temi come la tolleranza, l’empatia, il rispetto per le diversità e il saper spendere oculatamente il denaro.

Evita gli stereotipi: assicurati che i tuoi contenuti riflettano la ricchezza delle differenze culturali, di età e di background, punta su ciò che unisce e non su ciò che divide. Se necessario, coinvolgi anche i genitori. Ad esempio inserendo degli avvisi per la supervisione dei contenuti, in modo che gli adulti possano monitorare e supportare l’esperienza online dei loro figli. In ogni caso, non promuovere stili di vita irrealistici. La voglia di monetizzare velocemente e a qualsiasi costo, nel lungo periodo, non premia, soprattutto se ci sono di mezzo i bambini.

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