La comunicazione online sta andando sempre più oltre la sintesi estrema e ciò vale anche per i contenuti audio-visivi, tanto che negli ultimi tempi sono nati diversi podcast. Come Muschio Selvaggio, online dal 2020 e condotto (fino al 2023) dallo youtuber Luis Sal e il rapper Fedez. Da maggio 2023 a marzo 2024 Fedez è stato affiancato da Davide Marra. Successivamente il podcast è passato nelle mani di Luis e Martin Sal. Nel corso degli anni sono stati intervistate personalità come Marco Travaglio, Bebe Vio e la cantante Gaia.
Il format intervista
Proprio l’intervista è una delle forme che si adatta meglio al podcast. Perché consente di conoscere un personaggio oltre le situazioni abituali e, a seconda del conduttore, può cambiare il taglio che si intende dare al format. Sicuramente Porecast, il podcast con il comico Giacomo Poretti (del trio di Aldo, Giovanni e Giacomo), è peculiare in questo senso. Perché oltre a fare le domande all’ospite di turno, il comico (quando l’occasione lo consente) ricorda aneddoti e scherza con il pubblico. Gli Anagrammi (orchestra ufficiale del podcast) rivestono una funzione centrale perché oltre a introdurre gli ospiti spesso suonano canzoni dal vivo. E negli episodi che si sono succeduti non sono mancati i momenti musicali, con le esibizioni dal vivo di motivi di famose canzoni. Il podcast ha da poco terminato la seconda stagione e nell’ultima puntata Giacomo Poretti ha intervistato Aldo Baglio e Giovanni Storti.
Sempre fra i podcast con le interviste, sulle piattaforme video si possono trovare anche format che parlano di argomenti specifici e che prevedono la conduzione di figure che sono diventate famose per un loro avvenimento. O che rappresentano una voce autorevole rispetto a un settore.

Gli intervistatori
Un esempio è Mamma Dilettante. Podcast con Diletta Leotta online da due stagioni, che ha registrato oltre 100 milioni di utenti tra views e download su YouTube, social-media e piattaforme di streaming. Nelle puntate di Mamma Dilettante la conduttrice intervista personaggi famosi con domande sul proprio percorso professionale, sulla vita di coppia e sull’educazione dei figli. In questi due anni sono stati invitati personaggi come Elettra Lamborghini (quasi 150mila visulizzazioni su Youtube), Melissa Satta (quasi 140mila visualizzazioni su Youtube) e Elisabetta Gregoraci (quasi 120mila visualizzazioni su Youtube). Un’intervista che ha ottenuto una grande risonanza è quella fatta alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni andata in onda per la Festa della Mamma. Alcune volte sono state intervistate coppie come Amadeus e la moglie Giovanna Civitillo, Ludovica Sauer e Alessandro Cattelan e Eleonora Brunacci insieme a Mariano Di Vaio.
Un altro podcast di tendeza è quello di Fabio Caressa, che intervista personaggi famosi con domande sulla loro squadra del cuore (sia per quanto riguarda i ricordi che l’attualità), ex calciatori riguardo la loro carriera e colleghi giornalisti. In quest’ultimo mese Caressa ha intervistato Francesco Villa (del duo comico Ale e Franz), Gianluca Zambrotta e Stefano De Grandis. Alcuni dei momenti più rappresentativi delle interviste vegono poi estrapolati e montati sui social-media.
Sulla scia dell’aumento dei podcast anche i produttori di dispositivi elettronici hanno innovato i loro prodotti per migliorare la fruizione dei video. Apple Apple Podcast, una funzione innovativa con i sottotitoli che rende i podcast ancora più accessibili e la navigazione più intuitiva.
Con le trascrizioni è possibile leggere il testo completo di un episodio, cercare parole o espressioni specifiche all’interno dell’episodio e fare tap sul testo per riprodurre il podcast da quel punto esatto. Durante la riproduzione ogni parola viene evidenziata, così è più facile seguire l’episodio.
Il fascino del podcast senza intervista
Se è vero che l’intervista è una forma più congeniale al podcast, anche un monologo può suscitare interesse negli ascoltatori e rendere appassionante un contenuto. Nel 2020 Elisa De Marco ha lanciato il proprio canale Youtube True Crime in cui racconta casi di croanaca nera che sono finite sulle prime pagine dei giornali e che hanno fatto scalpore.
Oltre alla cronaca e allo sport anche l’imprenditoria è un settore che necessita di approfondimento e un podcast è senza dubbio adatto a chi cerca nuovi spunti e informazioni. Frachef, podcast ideato dal restaurant-manager Francesco De Francesco, diffonde contenuti destinati agli imprenditori, ma nel suo caso verso quelli che lavorano nella ristorazione. Rispetto ai veideo motivazionalei, i podcast diffondono contenuti tecnici e forniscono nozioni su tematiche specifiche di un settore. Ad esempio l’ultimo episodio di Frachef andato in onda dal scorso si intitola “Quando usare il burro chiarificato e quando quello normale?”. Ogni puntata presenta uno schema essenziale, con la voce di De Francesco che introduce l’argomento, spiega i temi e saluta. Diverso il formato di Horeca Short News Podcast, il podcast di Horeca Channeel Italia, che dà notizie sul settore dell’hotellerie, dei ristoranti e del catering con una voce fuori campo. Il prodotto è destinato ai professionisti.

Gli italiani e l’amore per i podcast
Oltre che nella qualità il successo si determina anche con il gradimento degli utenti e gli italiani risultano affezionati ai podcast. Secondo l’indagine Ipsos Digital Audio Survey, nell’ultimo anno gli ascoltatori sono aumentati del 3%, con una quota 39% tra i 16-60enni (circa 11,9 milioni). L’interesse per un argomento specifico resta il motivo più citato (32%) per la scelta di ascoltare un podcast. Anche se la capacità di trattenere l’attenzione si conferma un tratto portante dei podcast proprio perché il 57% degli utenti dichiara di ascoltare podcast per l’intera durata. Quanto all’affetto del pubblico, il 78% degli intervistati ha dichiarato di ascoltare serie di podcast nella maggioranza dei casi (43%) nella loro interezza
Lo smartphone (75%) è comunque il dispositivo più usato per ascoltare gli episodi, ma con una quota di ascoltatori che non disdegna il computer (33%, in calo) i tablet (23%), ma anche i nuovi dispositivi digitali, soprattutto smart speaker (13%). Buona parte preferisce ascoltare in casa (74%), anche se crescono ascoltatori in auto (33%), mentre restano stabili la fruizione sui mezzi di trasporto (20%) e l’ascolto in strada o camminando (21%).
Così dall’intrattenimento alla formazione, il podcast rappresenta un format adatto a ogni esigenza di racconto.