Per gli influencer gli Nft rappresentano davvero un’opportunità? La domanda, analizzando il trend di mercato che riguarda i non-fungible token (l’atto di proprietà di opere digitali), è lecita.
Nel 2022 il crollo degli Nft
Stando a quanto pubblicato dal quotidiano La Repubblica, nei giorni scorsi, nel primo trimestre del 2022 sono stati spesi oltre 19 miliardi in Nft, poi la media mensile è crollata dell’87% per precipitare a soli 442 milioni di dollari a novembre.
Il calo potrebbe essere causato, in parte, dai problemi che gli Nft stanno riscontrando nel mondo. Solo nel mese di dicembre su questo specifico prodotto sono state avviate 2 cause che potrebbero condizionare il mercato.
Il PokéWorld
La prima richiesta di danni è stata avanzata da The Pokémon Company International e Nintendo a un tribunale australiano che deve pronunciarsi su una collezione di Nft realizzato dal collettivo locale Pokémon Pty Ltd, ideatore di un gioco basato su una speciale cripto valuta: il PokéWorld.
Attraverso un comunicato ufficiale il gigante di videogiochi ha fatto sapere che per il momento non prevede di investire negli Nft.
Juventus Football Club vs Blockeras
L’altra diatriba giudiziaria in corso che potrebbe creare una case history è avvenuta in Italia. Il tribunale di Roma, infatti, ha accolto il ricorso dello Juventus Football Club nei confronti della società Blockeras, produttrice di nft associati a figurine digitali collezionabili che rappresentano il noto calciatore Bobo Vieri. In tali immagini l’ex giocatore juventino veniva ritratto, per l’appunto, con la maglia della squadra di allora, con i marchi di titolarità della stessa chiaramente visibili ed utilizzati variamente anche negli annunci di vendita sulla piattaforma online prescelta per il lancio delle cards. Benché la squadra sia entrata nel mondo degli Nft l’anno scorso, tale uso non era stato autorizzato.
Questo è quanto accade se ci si muove, senza chiedere i dovuti permessi, con realtà che fatturano cifre importanti con i propri diritti di immagine.
Influencer e Nft
Di tutt’altro tono sono le notizie che riguardano i singoli influencer e creator.
Secondo i siti stranieri specializzati nel settore l’Italia, già culla del Rinascimento, avrebbe un ruolo fondamentale nel mercato internazionale degli Nft. Si stima che la domanda di questo specifico contenuto possa aumentare, nei prossimi 12 mesi, di almeno il 30%.
Con molta probabilità nei prossimi mesi non assisteremo al consolidamento di nuovi mercati che l’avvento degli Nft avrebbero dovuto avviare ma alla creazione di appendici di quelli già esistenti.
Chi opera nel mondo dell’arte inizierà a vendere più opzioni dello stesso contenuto come è accaduto, nei mesi scorsi, al creator e influencer d’arte Federico Clapis che ha digitalizzato e venduto la sua operata “Tank Fish” (ideata all’interno di un progetto di sensibilizzazione ambientale) a circa 70mila euro.