All’indomani dell’annuncio di Amadeus sul coinvolgimento di Chiara Ferragni sul prossimo Festival di Sanremo (l’influencer e imprenditrice digitale aprirà e chiuderà la kermesse) sono circolate diverse voci sul cachet previsto per l’impegno. C’è chi sostiene che Chiara Ferragni ha chiuso un accordo di 100mila euro. La diretta interessata e la Rai non si sono pronunciato sul rumor.
Il fatturato di Chiara Ferragni
Quel che è certo e noto è il fatturato che l’imprenditrice digitale fa con la sua azienda. Secondo MF Fashion il brand di Chiara Ferragni avrebbe creato solo per il 2022 un giro d’affari che supera i 60 milioni di euro.
Il core business non è la tv
È sufficiente prendere in esame questo dato per capire che il vero core business dell’influencer non è la tv che presidia con una rara parsimonia (si dice che abbia rifiutato anche la conduzione con Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika dell’Eurovision) ma tutto ciò che ci sta attorno.
Come lei anche altri influencer di prim’ordine non sono sedotti dalla tv (che nel dibattito nazionale continua ad avere una sua centralità). I guadagni veri e importanti arrivano dai social.
Tariffario e canali degli influencer nel 2022
Secondo quando emerge dallo studio condotto dall’osservatorio DeRev se nel 2021 si arrivava a pagare fino a 60mila euro per un post, nel 2022 un video su YouTube segna un nuovo record: può valere fino a 80mila euro.
Il tariffario elaborato riporta un range di compenso medio in cui un influencer oscilla a seconda della complessità del contenuto richiesto e del suo grado di autorevolezza presso il proprio pubblico, nonché del settore in cui opera.
Lo studio classifica i professionisti sulla base di tre fattori analitici:
- numero di follower,
- engagement rate e
- tasso di conversione.
Da un punto di vista di settori, il mercato risulta ancora guidato dal Fashion & Beauty, ma continuano a ricorrere all’influencer.
Rispetto al 2021 i canali che catturano l’interesse delle aziende e quindi risultano essere quelli venduti a cifre maggiori sono YouTube (+60%), Instagram (+33%) e TikTok (+22%).
L’influencer marketing in Italia ha generato 450mila posti di lavoro e un giro d’affari anno di 280 milioni di euro.
Foto Credit Agenzia Fotogramma